Di recente Linkedin, il social network dedicato al mondo del lavoro, ha evidenziato le ricerche di lavoro che arrivano dall’Italia e dall’estero dividendole per settore merceologico. Combinando queste informazioni con quelle che arrivano dai singoli paesi s’inizia ad intravedere qualcosa di buono in Spagna.
La Spagna èvicina e sembra essersi ripresa dalla crisi meglio di noi. Le offerte di lavoro che sono presenti riguardano soprattutto il settore informatico ma questo settore tira un po’ in tutta Europa. Ma non èquesta la notizia principale.
Quello che fa piacere sentire èche alla fine del terzo trimestre dell’anno i segnali dal mondo del lavoro iberico sono molto positivi e non solo per i cittadini spagnoli. I giovani spagnoli, finora, sono stati etichettati come quelli pi๠colpiti dalla disoccupazione, alla ricerca dell’indipendenza dalla famiglia d’origine, senza lavoro e senza nemmeno dei risparmi in banca. àˆ chiaro che ai giovani disoccupati si aggiungono anche i disoccupati di una certa età ma in futuro andrà meglio perchè in appena tre mesi il tasso di disoccupazione ècalato del 24,47%.
Volendo restare nel rango delle statistiche diremo che le persone che si trovano senza lavoro sono diminuite di 195 mila unità , ed ora il totale dei disoccupati èdi 5,400 milioni. Le persone non collocate, complessivamente, hanno registrato una discesa in termini annui di circa 515 mila unità .
Il suggerimento, allora, èquello di fare presto un corso di lingue che insegni agli aspiranti lavoratori un sistema di dialogo senza fraintendimenti in inglese o anche in spagnolo. Andare nella penisola iberica per lavorare, tra l’altro, vuol dire lasciare tutto e non vale la pensa se l’impiego èsoltanto temporaneo o di basso livello. Meglio puntare sull’alta qualità e sulla conoscenza delle lingue straniere