Vi èperಠuna condizione da soddisfare: i sindacati i cui contratti collettivi presentano questo potere devono essere registrati, e condizione essenziale perchè la registrazione possa avvenire èche l’organizzazione interna dell’ente sia improntata ai principi della democrazia.
Sennonchè, tanto i sindacati degli imprenditori quanto quelli dei lavoratori si sono sempre battuti contro ogni ipotesi di attuazione dell’articolo 39.
Il punto èche l’attuazione comporterebbe inevitabilmente che un organo amministrativo esegua delle verifiche per assicurare la sussistenza e il mantenimento nel tempo del requisito di democraticità dell’organizzazione; ma i sindacati si sono sempre dimostrati allergici ad ogni ipotesi di sottoposizione a qualsivoglia verifica.
D’altronde, negli anni Quaranta e Cinquanta il ricordo del regime fascista era ancora fresco, e il timore di un eccessivo interventismo dello Stato nelle faccende interne delle associazioni sindacali restava alto.
Constatata l’assoluta contrarietà espressa dai sindacati, i progetti di legge per dare attuazione all’articolo 39 sono andati via via diradandosi, fino a che il problema èstato accantonato, sebbene formalmente quella parte della Costituzione sia tuttora vigente.
A questo punto, gli esperti di diritto si sono interrogati su quale efficacia attribuire ai contratti collettivi stipulati. Il problema non èsolo dottrinale, ma al contrario comporta conseguenze cruciali per milioni e milioni di imprenditori e lavoratori.