Attraverso questa sentenza, in particolare, i giudici hanno condannato il Ministero dell’Istruzione ad un risarcimento danni nei confronti di 15 insegnanti precari per un ammontare pari a 30.000 euro a testa.
Il giudici del Tribunale di Genova, in particolare, hanno basato la loro sentenza su alcune normative adottate di recente dall’Unione europea e che prevedono a favore dei lavoratori precari impiegati da tre anni presso lo stesso datore di lavoro il riconoscimento della retribuzione pari a quella corrisposta ai lavoratori non precari (nel caso degli insegnanti si tratta di una retribuzione pari a quella corrisposta agli insegnanti di ruolo) e la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Inutile dire, quindi, che dopo la sentenza sono stati presentati centinaia di ricorsi da altrettanti insegnanti precari che mirano ad ottenere il medesimo risarcimento danni. Il Ministero dell’Istruzione ha già annunciato ricorso in appello, nel frattempo Corrado Artale, segretario generale Uil Scuola Liguria, ricorda a tutti i precari da almeno tre anni, anche non insegnanti, che il termine ultimo per la presentazione dei ricorsi èil 31 dicembre 2011.