La nuova revisione della riforma Fornero sul lavoro ha previsto una serie di nuove sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che assumono irregolarmente. Il requisito fondamentale per procedere alla sanzione èrappresentato dall’assenza di comunicazione preventiva di assunzione al Centro per l’impiego da parte dell’azienda stessa.
Questo accadrà solo nel caso dei rapporti di lavoro che prevedano il requisito della subordinazione. Sono quindi esclisi da questa sanzione tutti i rapporti di lavoro che vengono instaurati ad esempio con i lavoratori autonomi, oppure con quelli parasubordinati che sono inquadrati anche come collaboratori a progetto oppure come associati in partecipazione
La sanzione non verrà inoltre applicata quando anche se ci si trova in mancanza di comunicazione preventiva di assunzione, èchiara la volontà non voler occultare il rapporto di lavoro dagli adempimenti contributivi; ad esempio il datore di lavoro ha presentato tutta la documentazione relativa al DM10 o al Uniemens. Tutto ciಠèstato chiarito dalla circolare numero 38 del 2010 emanata dal Ministero del Lavoro, che ha previsto una serie di incentivi per i datori che decidono di regolarizzarsi. Se infatti essi procedono a denunciare spontaneamente entro dodici mesi dalla scadenza del primo periodo di paga i lavoratori assunti, essi verranno totalmente esclusi da ogni tipo di sanzione e di ammenda. Una sorta di periodo di transizione prima dell’entrata in vigore delle sanzioni e dell’azione da parte dell’Ispettorato del Lavoro. I datori di lavoro hanno cosଠla possibilità di redimersi e di sfruttare l’occasione per non incorrere in alcuna multa.
Il datore di lavoro privato, entrato nel dettaglio della legge sarà punito con una sanzione amministrativa che andrà dai 1.500 euro ai 12.000 euro per ciascun lavoratore irregolare.
Tale sanzione potrà essere ulteriormente maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo svolta dal lavoratore. Altri aspetti riguardano il caso in cui il lavoratore risulti regolarmente occupato per un periodo di lavoro successivo. In quel caso la sanzione andrà dai 1.000 agli 8.000 euro per ciascun lavoratore, maggiorato di 30 euro per ogni giornata di lavoro irregolare, nel caso in cui il lavoratore risulti regolarmente occupato per un periodo di lavoro successivo.