Gli sciuscià tornano a Palermo per merito della Confartigianato della città che nel gennaio 2017 aveva suscitato un certo scalpore con il bando Shoeshine 2.0, versione contemporanea dei lustrascarpe.
Un mestiere antico e scomparso nel tempo, ma immortalato anche da un capolavoro del Neorealismo, il classico Sciuscià di Vittorio De Sica, che adesso torna a rivivere con la formazione della Cooperativa degli sciuscià che sarà formata a breve davanti al notaio.Â
I sedici sciuscià della neo cooperativa sono stati scelti su settanta dei candidati che si sono presentati alle selezioni: un numero insolitamente alto di candidati (anche a causa della crisi economica) molti di loro hanno lauree specialistiche, dettaglio che aveva suscitato un certo clamore considerando il fatto che quello dello sciuscià èsempre stato considerato un lavoro umile.
Il numero dei lustrascarpe si èdrasticamente ridotto nel corso degli anni per l’evoluzione della società , ma anche per la concreta riduzione di scarpe di cuoio o di pelle che necessitassero dell’intervento dello sciuscià .
La Confartigianato di Palermo ha voluto lanciare un messaggio in qualche modo positivo recuperando un mestiere umile, ma riattualizzandolo: gli showshine in versione 2.0 torneranno con le loro postazioni mobili, forti anche della loro cooperativa, e prenderanno a lavorare nel maggio del 2017.
Negli intenti della Confartigianato di Palermo, orgogliosa della sua iniziativa, la volontà di recuperare un mestiere umile, ma anche di offrire una risposta alla crisi occupazionale, anche se in piccola percentuale. I nuovi sciuscià poi saranno figli dei tempi moderni visto che offriranno i loro servizi via internet.
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