Home » Slowfunding nuova frontiera dell’immobiliare, come gestirla?

Slowfunding nuova frontiera dell’immobiliare, come gestirla?

Fare impresa oggi e farlo nel settore immobiliare, vuol dire anche essere al passo con i tempi, vuol dire sapere qual èla direzione che sta prendendo il mercato. In questo momento s’inizia a parlare con sempre maggiore soddisfazione e sempre meno curiosità  dello Slowfunding. Di che si tratta?

Lo Slowfunding èla ricerca e raccolta di denaro sul web per riappropriarsi di beni comuni e ristrutturarli. Una ricerca basata su piccoli e medi investitori che contribuiscono al recupero dei beni comuni ma fanno investimenti cosଠpiccoli che non perdono i benefici sugli immobili di loro proprietà . Andiamo con ordine.

Di base c’èil principio del crowfunding, vale a dire la raccolta di fondi che èdestinata alla realizzazione di un progetto. In genere si usa per lanciare prodotti e servizi sul mercato. In ambito immobiliare questo sistema trova un’applicazione quanto meno bizzarra che prende il nome di Slowfunding.

A pensare il sistema sono stati dei ragazzi lucani, architetti che hanno poi portato il progetto alla fiera di Milano Fa la cosa giusta dedicata alla sostenibilità  anche nel settore immobiliare. Il compito del progetto èdi raccogliere fondi per recuperare il patrimonio immobiliare storico presente in molte parti d’Italia e destinato al declino.

Il sistema èpensato per raccogliere investimenti anche piccoli con la possibilità  di indicare il recupero delle strutture da cui trarre profitto dopo averle riconvertite, affittate o rivendute. I luoghi storici sono spessi lasciati a loro stessi e in questo modo il proprietario ha l’opportunità  di aprire un dialogo proficuo con la comunità  locale.