Buone notizie di lavoro per i giovani torinesi che intendano darsi all’artigianato grazie all’accordo dell’amministrazione del capoluogo piemontese con la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA).
Al centro, una serie di misure a favore dell’imprenditoria giovanile.
La strada che abbiamo intrapreso èil punto di partenza di una visione strategica della Città chiara, che intendiamo sviluppare e implementare nei prossimi 4 anni. Si potrebbe definire un ‘patto di consiliatura. Stiamo lavorando per abbattere le imposte di competenza comunale ai giovani artigiani che rilevino imprese che stanno per chiudere: l’obiettivo èconsentire la trasmissione generazionale di competenze e non rischiare che l’universo di professionalità e capacità di cui fortunatamente siamo ancora ricchi vada perduto. Per il nostro sviluppo economico e sociale èfondamentale fare sistema e creare una forte alleanza con quello che èa tutti gli effetti il tessuto aggregante del nostro sistema produttivo, la vera e propria spina dorsale economica e manifatturiera italiana, che non puಠpi๠ritrovarsi sola a lottare per sopravvivere“.
Ha scritto il sindaco Chiara Appendino sul suo sito. Ma quali sono le novità introdotte? Si tratta in particolare di programmi di finanziamento agevolati e di ben cinque anni di defiscalizzazione delle imposte locali per il giovane torinese che sceglie di subentrare nella conduzione di un’azienda.
Obiettivo della giunta Appendino èdi identificare le eccellenze sul territorio, si semplificare i rapporti tra gli artigiani e la Pubblica Amministrazione e di assicurare in costante sostegno alle PMI. Una buona opportunità per i giovani torinesi considerando i numeri: a Torino sono attive circa 65mila imprese artigiani anche se il 98% di queste ha meno di 20 dipendenti. Insomma, un aiuto ènecessario.
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