In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto quali sono gli emendamenti presentati di recente che hanno riscritto le regole del Jobs Act, il provvedimento del governo Renzi pronto a riformare e a rivoluzionare il mercato del lavoro. Una serie di modifiche, dall’articolo 18, ai contratti, agli ammortizzatori sociali, fa parte del nuovo testo.Â
Con il nuovo disegno del mondo del lavoro gli ammortizzatori sociali forniranno tutele per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia di contratto. Una estensione dello stesso tipo riguarderà anche la maternità , che sarà estesa a tutte le lavoratrici senza un contratto di lavoro standard.
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Ma tutti i lavoratori e non solo le madri saranno interessati da norme che favoriscano la conciliazione della vita privata con quella lavorativa. In linea generale si prevede poi un rafforzamento delle politiche attive, utili per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro. Su modello straniero verrà costituita anche in Italia una Agenzia Nazionale per il Lavoro, la quale si occuperà proprio di questo.
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Ci saranno anche delle nuove norme relative al demansionamento, ovvero il complesso di regole che vengono applicate in caso di riduzione e ristrutturazione aziendale. L’emendamento da poco approvato impone dei limiti alla possibilità di demansionare un lavoratore in caso di episodi di ristrutturazione. Nelle stesse situazioni invece  non sarà ridotta la retribuzione.
Questi sono dunque gli otto principali emendamenti che hanno modificato il testo del Jobs Act, che farà da perno alla prossima riforma del lavoro.