Il testo del Jobs Act, proposta di punta del governo Renzi per riformare il mondo del lavoro, èstato rivisto negli ultimi giorni e ora si presenta come un testo parzialmente riscritto da una serie di emendamenti. Diversi sono stati gli interventi, che sono andati a modificare le principali tematiche di discussione. Ecco quali sono.Â
Sul tanto discusso articolo 18 si èpoi trovata un intesa in merito ai licenziamenti da disciplinare. L’articolo sarà riformato solo attraverso decreto e non sarà previsto il reintegro nei licenziamenti economici senza giusta causa. Varrà invece per quelli discriminatori e disciplinari.
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Sulla contrattualistica la forma principale di contratto utilizzata sarà quella a tempo indeterminato, che èanche attualmente la forma contrattualistica pi๠usata in Europa. Saranno previsti sgravi contributivi per le imprese che assumono. Non saranno invece stipulati pi๠contratti a progetto, i contratti di collaborazione. I lavori potranno essere solo di tipo subordinato o autonomo.
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Per quanto riguarda invece le nuove tipologie contrattuali, verrà introdotto il contratto a tutele crescenti di cui si èparlato nei giorni scorsi. Con tutele che crescono in base all’anzianità di servizio. I destinatari di questo contratto saranno i nuovi assunti.
Nel Jobs Act ci saranno anche norme di riforma per gli ammortizzatori sociali. Interessati in primo luogo la cassa integrazione e l’applicazione della CIG, che ad esempio non ci sarà pi๠per coloro che cessano una attività come accadeva in passato.