In particolare, per quanto riguarda gli agenti fisici, la valutazione deve riguardare quelli in grado di provocare lesioni al feto o un distacco della placenta.
Figurano tra questi: colpi, vibrazioni meccaniche, movimentazione manuale di carichi pesanti, rumore, radiazioni, sollecitazioni termiche e movimenti, posizioni di lavoro o spostamenti che comportano disagi fisici connessi all’attività .
Gli agenti biologici sono invece quelli dei gruppi di rischio da 2 a 4, ai sensi dell’art. 268 e allegato XLVI del decreto legislativo 81/08, nella misura in cui sia noto che mettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituto.
Gli agenti chimici sono le sostanze etichettate R 40; R 45; R 46 e R47; gli agenti chimici previsti nell’allegato XLII del D. Lgs. 81/08; mercurio e suoi derivati; medicamenti antimitotici; monossido di carbonio; agenti chimici pericolosi di comprovato assorbimento cutaneo, sempre nella misura in cui sia noto che mettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituto.
I processi sono quelli che figurano nell’elenco dei cosiddetti “processi cancerogeni”, mentre le condizioni di lavoro sono i lavori sotterranei di carattere minerario.