Poichè il calcolo effettivo sarà possibile solo all’inizio dell’anno successivo, entro il 31 gennaio si renderà necessario versare l’eventuale saldo.
L’ammontare complessivo dell’imposta di bollo per il primo anno costituisce anche l’importo dell’acconto per il secondo anno, da versare ugualmente entro il 31 gennaio, mentre il relativo saldo sarà versato un anno dopo, e cosଠvia.
L’impresa deve anche provvedere a nominare al suo interno un responsabile della conservazione digitale, incaricato della generalità degli adempimenti, di cui si occuperà direttamente o tramite dipendenti; il responsabile puಠanche essere un soggetto esterno, incaricato mediante outsourcing.
Egli ètenuto a sovrintendere all’intero procedimento, garantendo la verifica periodica e l’aggiornamento del funzionamento del sistema.
Fra i compiti del responsabile, si ha anche la comunicazione da inviare alle Agenzie fiscali competenti. Tale comunicazione va effettuata entro il 30 novembre dell’anno successivo di quello in cui èiniziato il processo di conservazione digitale dei documenti, mentre non ènecessaria alcuna comunicazione o autorizzazione preventiva.
Nella comunicazione occorre trasmettere alle Agenzie l’impronta dell’archivio informatico dell’impresa, la marca temporale e la chiave pubblica della firma digitale.
Chiariti i meccanismi e gli obblighi legati all’utilizzo delle tecniche informatiche nella tenuta dei libri contabili e sociali, si tratta di vedere quale diffusione esse avranno fra le imprese italiane.
Se nelle società di grande dimensione tali strumenti innovativi stanno cominciando a divenire comuni, fra i milioni di soggetti di piccola e media taglia la diffidenza èancora enorme.