Per esempio, èstato stabilito che in alcune ipotesi particolari di operazioni imponibili (come la messa a disposizione dei dipendenti di automobili aziendali), per il quale il legislatore aveva fissato un paio di anni fa delle regole di determinazione del valore normale dettagliate e complesse, le norme stesse saranno riviste con un apposito decreto legislativo che sarà approntato nei prossimi mesi.
Sono poi state definite, superando molti dubbi formulati da tempo, le norme sull’assoggettamento ad IVA delle prestazioni d’intermediazione su operazioni che si verificano all’estero. Anche se l’intermediario risiede in Italia, la prestazione èaccessoria ad un evento che si verifica oltre i confini italiani, e pertanto anche il servizio d’intermediazione non èsoggetto ad IVA in Italia.
Nel caso opposto a quello descritto (operazione principale in Italia e intermediario all’estero), l’intermediazione si considera svolta in Italia e dunque èoperazione imponibile, ma poichè il soggetto non èresidente, toccherà al cessionario emettere la fattura inerente l’operazione, secondo l’ormai consolidato meccanismo dell’inversione contabile (reverse-charge).
Oltre alle questioni fiscali, la legge comunitaria ha poi introdotto altre norme di interesse per le imprese italiane.
àˆ stato stabilito, ad esempio, che bar, pub e discoteche potranno vendere alcolici dalle 24 alle 7 solamente se in possesso di un’apposita licenza. E sarà tassativamente vietato vendere bevande alcoliche in aree pubbliche o comunque fuori dai locali consentiti, anche tramite distributori automatici.
In caso di violazioni, le multe previste sono salatissime: dai duemila ai dodicimila euro, che salgono fra i cinquemila ai trentamila euro se il fatto avviene nelle ore notturne indicate.