Tuttavia, esistono anche altre caratteristiche specifiche da considerare. Innanzitutto, si nota come il pegno e l’ipoteca nascono perchè vi èalla base un’obbligazione: se questo si estingue (per il normale adempimento da parte del debitore, per dichiarazione di nullità , per risoluzione del contratto, per cause di forza maggiore…), automaticamente viene meno il presupposto del diritto di garanzia, che si estingue a sua volta.
Inoltre, va notato il connotato dell’indivisibilità . Il pegno e l’ipoteca sono diritti che si estendono sull’intero bene considerato e mai su una parte di esso; analogamente, essi costituiscono una garanzia a favore dell’intero credito.
Ricordiamo poi il diritto di sequela: anche se il proprietario dovesse vendere il bene ad un terzo, i diritti del creditore non sono ledibili. Quindi, egli potrà ugualmente chiedere il pignoramento e la vendita del bene, e soddisfarsi del ricavato (il terzo, naturalmente, potrà rifarsi verso il debitore originario).
C’ un ultimo tratto in comune: qualora il bene si distrugga accidentalmente o comunque si deteriori, il creditore potrà chiedere ulteriori beni come garanzia supplementare.
Quali sono invece le differenze? Nella sostanza sono soltanto due, ma di importanza basilare. In primo luogo, l’ipoteca puಠriguardare esclusivamente il diritto di proprietà o altri diritti reali su beni immobili o mobili registrati, mentre il pegno concerne solamente beni mobili non registrati.
Inoltre, nel caso di ipoteca il bene rimane in possesso al debitore, mentre nel pegno il bene èdetenuto dal creditore (detenuto e non posseduto, se si rammenta la differenza).