Non èstata neppure approvata, ma sta sollevando già polemiche: parliamo della legge sul congedo mestruale in bozza della deputata Romina Mura del PD e attualmente discussione al Parlamento.
Con questa legge che donne che lavorano e che hanno un ciclo doloroso con dismenorrea potrebbero restare a casa nei giorni in cui sono indisposte, ma per chiedere e usufruire del congedo mestruale si devono avere determinati requisiti. La lavoratrice che ne farà richiesta dovrà presentare regolare certificato medico che attesti la particolare patologia di cui èaffetta proprio perchè la legge concede il congedo solo a chi soffre di sindrome di dismenorrea.
Si tratta di un dolore che puಠprecedere la mestruazione di alcuni giorni o puಠaccompagnare contemporaneamente il ciclo e tende a scomparire con la fine della mestruazione, ma che in alcuni casi impedisce le normali attività quotidiane e costringe a letto le donne che ne soffrono impedendo anche normali attività lavorative.
La legge prevede un congedo massimo di tre giorni al mese retribuito al 100%: la certificazione medica andrebbe rinnovata ogni anno entro il 31 dicembre e successivamente presentata al datore di lavoro entro il 30 gennaio dell’anno successivo. Potrebbero farne richiesta tutte le lavoratrici che abbiano contratti di lavoro subordinato, o parasubordinato, a full time o part time, a tempo indeterminato, determinato o contratti a progetto.
D’altra parte i numeri sono chiari: un numero compreso fra il 60% e il 90% delle donne soffre di dismenorrea e molte sono costrette ad assentarsi sul lavoro. Anche alcune aziende private statunitensi hanno già adottato soluzioni del genere anche se non c’ alcun tipo di legge preveda tali agevolazioni per tutelare i diritti delle donne.