La nascita del fondo di solidarietà ha apportato delle modifiche al sistema e alle scadenze dei mutui negli scorsi mesi, infatti il problema si èmanifestato a causa dell’intervento della riforma Fornero, che ha praticamente modificato alcuni dei criteri che consentivano l’accesso alla agevolazione.
Tali criteri di accesso erano infatti preclusi dal funzionare perchè non erano stati preparati tutti i documenti attuativi, mancavano quindi una serie di norme che consentissero di dare il via libera all’intero sistema. Tali provvedimenti sono stati successivamente predisposti dal ministero e dai suoi tecnici che hanno quindi passato la palla al Consiglio di Stato che ha provveduto, da parte sua, ad approvare nei tempi pi๠rapidi possibili l’intera materia. Anche la Conferenza Stato-Regioni ha vagliato il tutto e ha dato in fretta il via libera.
I lavori si sono perಠarenati in Parlamento, infatti lo stop èstato molto preoccupante perchè il mancato via libera entro la data di scioglimento delle Camere avrebbe vanificato l’intero lavoro svolto dagli organi precedenti. Questo èquanto èavvenuto nel corso della legislatura presieduta dall’esecutivo di Mario Monti.
Gli effetti principali di questa novità sono molteplici. In primo luogo tale riforma consente in pratica di sospendere le rate del mutuo. Esse possono essere messe in stato di stop per un periodo di circa 18 mesi, solo ad una certa condizione, ossia l’importo preso in prestito non puಠsuperare i 250mila euro. Altro requisito per richiedere lo stop èil reddito Isee, ossia tale importo deve essere inferiore ai 30mila euro nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, sia esso un rapporto subordinato e di collaborazione.
Altro caso èla morte oppure un handicap grave all’interno del nucleo familiare. Ma l’effetto principale èforse quello che provvederà ad archiviare il cosiddetto Piano famiglie che sia Abi, sia le associazioni dei consumatori avevano prorogato fino al 31 marzo prossimo in attesa della promulgazione del Fondo di Solidarietà .