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Le nuove tasse che pagheranno la riforma del lavoro

Le nuove tasse che pagheranno la riforma del lavoro

La domanda che, a poche ore dalla presunta nonchè estremamente probabile approvazione della riforma della lavoro, tutti si pongono recita: “chi la pagherà ?”

INVESTIMENTI ALL’ESTERO NELLA DENUNCIA DEI REDDITI

La risposta, l’unica naturale e possibile, dice: “gli italiani”.

TASSA IMMOBILI E ATTIVITà€ FINANZIARIE ALL’ESTERO MANOVRA MONTI

Vediamo, dunque, quali tasse già  esistenti verranno rincarate e quali nuove tasse verranno introdotte dal Governo Monti per far fronte alla su indicata riforma che, com’ècerto, assorbirà  moltissime risorse.

IMPORTO SANZIONI IVA 2012

AFFITTI

Tutti i proprietari di un immobile dato in locazione che non abbiano ancora scelto il regime fiscale della cedolare secca, ovverosia quanti siano soliti dichiarare i redditi derivanti dalla su indicata locazione con l’IRPEF, subiranno un aumento della base imponibile equivalente a ben 5 punti percentuali.

AUTOMEZZI AZIENDALI

Tutti gli automezzi aziendali ceduti a titolo definitivo ai dipendenti che ne abbiano fatto uso promiscuo subiranno un rialzo pari, addirittura, al 20%.

Molto peggio, invece, andrà  a quanti utilizzino l’automezzo aziendale per fini d’impresa, quali professionisti ed artigiani, che si vedranno ridurre lo sconto fiscale dal 40 al 27,5%.

AEREI

L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, comunemente definita tassa aeroportuale, subirà  un notevolissimo incremento, che andrà  direttamente a rimpinguare le casse dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, pari a 2 euro passando da 3 a 5 euro entro luglio 2013.

SANITA’

La deducibilità  dei contributi obbligatori per l’assistenza fruita in ambito di Sistema Sanitario Nazionale subirà  un notevole decremento andando ad interessare esclusivamente i premi di responsabilità  per i veicoli di importo superiore ai 40 euro annui.

PREVIDENZA

I contributi erogati dallo Stato verranno ridotti di circa 18 milioni di euro annui a sfavore dell’INAIL e di circa 72 milioni di euro annui a sfavore dell’INPS.

LAVORO DIPENDENTE

I contributi a favore dei lavoratori dipendenti assunti a tempo determinato subiranno un incremento, a sfavore di tutti i datori di lavoro italiani, pari all’1,4%.