Il Governo Letta ha reintrodotto nell’ordinamento giuridico la mediazione civile obbligatoria dal 21 settembre, attraverso una serie di norme inserite nel decreto del Fare. L’intento èquello di cercare di accorciare i tempi dei contenziosi giuridici e smaltire quindi l’eccessivo carico di lavoro dei tribunali.
Il numero di processi e di cause depositate nei vari tribunali rendono biblici i tempi di risoluzione delle cause e questo scoraggia pesantemente gli investimenti stranieri. La mediazione civile obbligatoria dovrebbe quindi dare una concreta scossa al sistema giustizia.
Dai processi che saranno risolvibili mediante l’applicazione della mediazione civile verranno perಠescluse le cause  perಠRc auto. Sono previsti perಠuna serie di modifiche alle procedure dei normali processi civili.
Sarಠpossibile risolvere tutti i contenziosi relativi a problemi di condominio, a diritti reali, a successioni ereditarie e divisioni, locazione, comodato, affitto di aziende; la mediazione civile sarà applicabile anche a tutti i casi di risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria, contratti assicurativi e bancari.
Le modifiche relative alla procedura sono diverse. Per prima cosa si prevede che l’intero procedimento di mediazione obbligatoria dovrà avere una durata massima di 3 mesi; la norma stabilisce che il primo incontro sarà totalmente gratuito, perchè si tratterಠdi un incontro conoscitivo ed informativo.
Il responsabile dell’organismo avrà il compito di designare un mediatore una volta che viene presentata la domanda di mediazione. L’incaricato dovrà quindi occuparsi di fissare un primo incontro tra le parti che dovrà tenersi non oltre i 30 giorni dal momento in cui le parti hanno presentato domanda di mediazione.
I contendenti saranno affiancati dai proprio avvocati e questi ultimi diventeranno, secondo la legge, i mediatori di diritto. Gli avvocati avranno quindi l’obbligo di verificare la sussistenza delle condizioni che serviranno per stabilire se si potrà procedere o meno con la mediazione civile.
Successivamente si andrà alla camera di conciliazione: le parti avranno quindi l’opportunità di trovare un accordo e di risolvere quindi la controversia. In caso positivo, i contendenti, sempre assistiti dagli avvocati, potranno procedere alla stipulazione d un accordo con la quale costituiscono  un titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, ovvero l’iscrizione di ipoteca giudiziale.
Sarಠcompito degli avvocati procedere all’attestazione e alla relativa certificazione della conformità dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico.