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Redigere un contratto: identificare le parti

Il contratto èdefinito dal Codice Civile (art. 1321) come l’accordo mediante il quale due o pi๠parti costituiscono, regolano o estinguono fra loro un rapporto giuridico di natura patrimoniale.

Perchè un contratto sia valido occorre che siano presenti e validi almeno quattro elementi fondamentali: le parti, l’oggetto, la volontà  e la causa e; in alcuni casi èrichiesto anche un quinto requisito, la forma.


L’assenza o il vizio che dovessero inficiare uno qualsiasi di questi elementi comporta l’annullabilità  o, nei casi pi๠gravi, la nullità  del contratto.

Gli elementi fondamentali si distinguono dagli elementi accidentali (il termine, la condizione e il modo), che non sono indispensabili ma che, se sono presenti, hanno altrettanta importanza.


Vediamo di analizzare dunque i singoli elementi, iniziando dalle parti. Nessun contratto, infatti, puಠavere natura unilaterale: i contraenti sono solitamente due, anche se possono essere pi๠numerosi.
Tutti devono, naturalmente, essere dotati di capacità  di agire (ossia l’attitudine, riconosciuta dalla legge, di compiere atti modificativi della propria situazione giuridica).

Le persone fisiche acquisiscono la capacità  di agire normalmente con il compimento dei diciotto anni, ma in alcune ipotesi èstabilita una soglia diversa: si puಠfirmare un contratto di lavoro, ad esempio, già  a sedici anni, purchè sia stato assolto l’obbligo scolastico.

La capacità  di agire èmantenuta fino alla morte, salvo che non intervenga una di quelle ipotesi particolari in cui essa viene limitata (interdizione o inabilitazione).

Per le persone giuridiche, la capacità  di agire èattribuita a chi ne ha la rappresentanza legale: l’amministratore delegato di una società  di capitali, ad esempio; per gli enti non dotati di personalità  giuridica la legge non èmolto chiara, ma l’interpretazione prevalente èquella di adottare norme analoghe in quanto compatibili.