L’articolo 18 ècambiato e quindi tutti coloro che a partire dal 2015 stipulano un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti devono avere ben chiara la nuova normativa di riferimento, per esempio in materia di licenziamento. La domanda che si pone al Ministero e cui il Ministero del Lavoro ha risposto à¨: quali sono i nuovi motivi di licenziamento possibili?
Ci sono diversi casi in cui adesso èpossibile il licenziamento in base al nuovo articolo 18 per i neoassunti con un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Per esempio il superamento del periodo di comporto, lo scarso rendimento, il mancato superamento della prova, la sproporzione tra il fatto accertato e la sanzione applicati.
Non sono casi eccezionali perchè fanno riferimento a fattispecie parecchio frequenti alle quali bisogna applicare la norma in modo corretto. Il ministero ha deciso di dare una risposta il pi๠possibile esaustiva a tutte le domande che sono arrivate nel corso del Forum Lavoro 2015 organizzato dai Consulenti del Lavoro.  Vediamo quindi una serie di casi.
1. Il licenziamento per mancato superamento del periodo di prova
Il ministero spiega che il licenziamento èpossibile senza giustificazioni durante il periodo di prova. In tal senso, rispetto al passato, non ècambiato niente.
2. Licenziamento per mancato periodo di comportoÂ
La situazione ècomplessa perchè la normativa sembra indicare questo caso come quello in cui il licenziamento èpossibile senza il reintegro. Per questo il ministero auspica un’armonizzazione chiarificatrice di tutte le norme in vigore adesso.
3. Licenziamento per scarso rendimento
In questo caso se il licenziamento èillegittimo èpossibile il reintegro. Questo tipo di licenziamento in generale rientra tra quelli disciplinari previsti dal decreto.