La maternità èun vantaggio e uno svantaggio sul fronte lavorativo perchè garantisce delle tutele alle madri lavoratrici ma le obbliga anche al rispetto di alcune leggi specifiche. Vediamo come ci si comporta rispetto alle dimissioni.
Il ministero del Lavoro èstato costretto a fare un chiarimento rispetto ai tempi entro i quali una lavoratrice che sia diventata mamma puಠrassegnare le dimissioni senza preavviso al suo datore di lavoro. Si parla naturalmente del periodo della maternità ma anche di quello della gravidanza.
Cosa prevede la normativa in vigore
La domanda di dimissione senza preavviso puಠessere presentata dalle madri lavoratrici entro il primo anno di vita del bambino, cioènel periodo in cui il datore di lavoro èobbligato a non licenziare la donna. Il chiarimento del ministero del lavoro e delle politiche sociali nasce dalla risposta ad un interpello, il numero 28 del 7 novembre 2014 presentato dall’ARIS, l’associazione religiosa istituti socio-sanitari.
Il diritto alle dimissioni senza preavviso per il genitore èsancito dall’articolo 2118 del codice civile ma non era chiaro come dovesse essere interpretato il decreto legislativo 151/2001. Non era chiaro cioèse le dimissioni senza preavviso potessero essere presentate soltanto entro il primo oppure entro il terzo anno di vita del bambino.
Da dove nasce il dubbio
Il dubbio nasce dal fatto che la Riforma del lavoro Fornero ha esteso fino al terzo anno di vita del bambino la necessità di attivare una procedura di convalida delle dimissioni e del licenziamento per garantire una maggiore tutela alle lavoratrici in gravidanza o in maternità .
La possibilità di presentare dimissioni senza preavviso riguarda perಠsoltanto il primo anno, cioèil periodo in cui sussiste il divieto di licenziamento mentre èstesa fino a 3 anni la procedura di convalida delle dimissioni stesse.