Quelle che perಠsembrano essere prese sottogamba sono le potenzialità di Internet. In effetti, il numero di cinesi che oggi acquistano sul web èin crescita esponenziale. Si conta che gli internauti abituali cinesi siano fra i 400 e i 450 milioni di persone, e considerando che la popolazione supera largamente il miliardo le possibilità di crescita sono ancora immense.
Cosà¬, a larghi passi si sta facendo strada anche fra i consumatori con gli occhi a mandorla l’abitudine di fare acquisti sul web.
In particolare, in Cina èpopolarissimo il portale Taobao (dal funzionamento molto simile al pi๠conosciuto Ebay). Ma sono ancora poche le aziende italiane (e non solo italiane) a non aver ancora preso in sufficiente considerazione questo canale: cosà¬, i primi che vi sono arrivati stanno facendo affari d’oro.
Va sottolineato come il “made in Italy†èmolto conosciuto e apprezzato in Oriente, anche se il cittadino medio non conosce e non sa distinguere le varie marche: la soluzione migliore, probabilmente, èche le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni intenzionate a sfondare in Cina, acquistino uno spazio comune su Taobao per farsi conoscere. Le aziende pi๠grandi, invece, possono preferire agire ognuna per proprio conto.
Va poi notato come il consumatore cinese, molto pi๠di quello occidentale, èsolito chiedere consiglio prima di eseguire acquisti sul web: una chiave per avere successo, dunque, puಠderivare all’azienda dal promuovere blog e forum in cui i consumatori possano commentare liberamente il prodotto.
Da sottolineare, infine, che almeno su Taobao l’asfissiante censura del regime sembra essere inesistente.
Fonte: Il Sole 24 Ore