L’Istat ha diffuso i dati relativi all’inflazione nel mese di maggio, che si presenta stabile su base mensile. Il potere di acquisto degli italiani èrimasto stabile rispetto al mese precedente dello stesso anno 2013, ma le notizie su base annua non sono incoraggianti. L’aumento rispetto all’anno scorso, prendendo come riferimento il mese di maggio del 2012, èdell’1,5%.
Ciascun prodotto del paniere Istat ha subito incrementi diversi, ma la media generale parla di un ulteriore aggravamento della crisi dei consumi in Italia. Le stime preliminari prevedevano un aumento dell’inflazione anche a maggio, ma poi la spinta al rialzo di alcuni beni e le tendenze al ribasso di alzi hanno controbilanciato tutto ed èstata valutato lo stesso livello di inflazione rispetto ad aprile 2013. I settori che vedono il maggiore aumento sono quelli degli alimentari e dei trasporti. La frutta ad esempio vede un aumento del 9,4% su base annua, mentre i trasporti vedono una riduzione del potere di acquisto degli italiani del 3,3%.
Drastico aumento anche su base mensile, con la frutta e l’agroalimentare che aumentano del 6,8%. Delle buone notizie arrivano dal settore dell’energia che vede diminuire i prezzi sia su base annua, sia su base mensile. Su base annua il calo èdel 2,4%, mentre su base mensile si attesta all’1,7%. Calano anche i prezzi per i carburanti, con la benzina che scende dai livelli record del 2012 e vede il prezzo decrescere del 5% su  base annua e del 2.7% su base mensile.
Brutte notizie anche per il carrello della spesa, cioèl’insieme dei prodotti pi๠comprati dalle famiglie valutate secondo i dati Istat, che vede una perdita del potere di acquisto dell’1,5%, a fronte di una inflazione congiunturale del -0,1%. L’indice armonizzato Ipca stima e conferma i dati, con un’inflazione pari a 0 nel mese di maggio su base mensile e con un aumento del 1,3% su base annua. Il tasso di crescita dei prezzi annuo si attesta allo 0,8%, mentre quello dei servizi all’1,7%.