Home » Trasporti di merci via fiume

Trasporti di merci via fiume

L’idea di trasportare le merci servendosi di grandi chiatte che navigano su fiumi e laghi presenta un’aria irrimediabilmente antica. Ma èun’idea errata, e tutta italiana: da noi praticamente non esistono lunghi fiumi navigabili, e la catena delle Alpi rende impraticabile un collegamento tramite canali artificiali con i principali bacini idrografici europei.

Al contrario, altrove i trasporti via fiume non solo sono una realtà  funzionante da secoli ma addirittura affrontano l’inizio del nuovo millennio con rinnovata fortuna.


I vantaggi dei trasporti tramite i corsi d’acqua dolce sono diversi. Innanzitutto, vi èun risparmio in termini di costi: una singola chiatta puಠtrasportare lo stesso numero di container di decine di autocarri, con un dispendio di carburante complessivamente minore.
In secondo luogo vi èun netto vantaggio dal punto di vista dell’inquinamento ambientale: non a caso, lo sviluppo delle idrovie èfavorito dai governi del Nord Europa, pi๠sensibili alle questioni “verdi”.
Si calcola che ad oggi circa il 10% delle merci commerciate all’interno dei confini continentali sia spostata per via fluviale o lacustre, con punte che raggiungono il 42% in Olanda, il Paese pi๠canalizzato d’Europa e forse del mondo.


Percentuali molto significative, d’altronde, si registrano negli Stati scandinavi e in tutte le aree che gravitano intorno al Reno e al Danubio. La prossima frontiera si chiama Russia: ad oggi le idrovie sono sfruttate in misura molto modesta, ma le potenzialità  messe a disposizione dalla natura sono enormi. Verrà  il giorno, probabilmente, che partiranno merci dalla Francia e arriveranno agli Urali senza passare per gomma o per rotaia (vie oggi prossime alla saturazione).
E in Italia? Ad oggi si conosce un’unica realtà  in azione, lungo la seconda metà  del Po, fra Cremona e Venezia; ma il suo utilizzo rimane modestissimo.