Quando si accede ad un concorso e poi si fa la richiesta di accesso agli atti concorsuali, secondo una giurisprudenza che sta prendendo piede, si puಠchiedere anche di accedere agli atti degli altri.Â
Tutto quel che èapparso su Orizzonte Scuola, una finestra sul concorso docenti che tanto fa discutere, èda tenere a mente. Una delle ultime indicazioni èquesta:
buona parte della Giurisprudenza Amministrativa èorientata ad affermare che in un concorso pubblico essendo una procedura dove non si instaurano rapporti solo tra il candidato e la Pubblica Amministrazione, ma anche fra gli stessi esaminati, e, quindi, essendo inevitabile un giudizio di relazione, èconsentito l’accesso alle prove degli altri concorrenti †(TAR Lazio, Roma, 08.07.2008 n. 6450; TAR Campania, Napoli, sez. V, 10.03.2005 n. 1688; 10.10.2002 n. 6256; C.d.S., sez. IV, 13.01.1995, n. 5; 31.10.1997, n. 1249). Con riferimento a tali atti, “destinati per loro natura al confronto con quelli di altri candidati, in un contesto di competizione concorsualeâ€, è“da escludere in radice la sussistenza di una particolare esigenza di riservatezza… Tali atti una volta acquisiti dalla procedura escono dalla sfera personale dei partecipanti, che, pertanto, non assumono la veste di controinteressati in senso tecnico nel giudizio relativo all’istanza di accesso agli stessi†(cfr. TAR Campania, Napoli, sez. V, 10.03.2005 n. 1688; 10.10.2002 n. 6256; TAR Emilia Romagna, Parma, 24.05.2001 n. 274)”
Fermo restando il diritto per tutti coloro che hanno partecipato al concorso, di chiedere la visione dei propri atti e anche la possibilità di verificare che ci siano gli estremi per fare ricorso al TAR. Tutti gli elaborati sono valutati da una Commissione di cui devono essere chiari i criteri di valutazione.