Pensione di reversibilità  (quarta parte)

pensione di reversibilità 

Per chiudere il discorso sulle pensioni di reversibilità  e indirette, rimangono alcuni problemi applicativi sparsi, di cui descriviamo di seguito quelli che appaiono pi๠importanti.

Un caso comune, per esempio, èquello in cui nessuno ha diritto alla pensione di reversibilità : gli eredi hanno tuttavia diritto a richiedere un’indennità  una tantum a titolo di risarcimento per i contributi versati dal defunto; cià², perà², èpossibile solo se il richiedente non ha un reddito annuo superiore a € 5.317.

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Pensione di reversibilità  (terza parte)

pensione di reversibilità 

Nell’articolo precedente sono stati elencati i diversi ammontari della pensione di reversibilità  riconosciuta ai superstiti, pari a determinate percentuali della rendita riconosciuta al defunto.

In realtà , tali importi sono attribuiti ai superstiti solo se i loro redditi non superano determinate soglie. La riforma pensionistica attuata nel governo presieduto da Lamberto Dini nel 1995, infatti, ha stabilito che agli importi cosଠdeterminati vanno apportati dei tagli percentuali a seconda dei redditi di cui i beneficiari già  godono.

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Pensione di reversibilità  (seconda parte)

pensione di anzianità 

Si èaccennato al fatto che un figlio inabile ha sempre diritto alla pensione di reversibilità , indipendentemente dall’età . Occorre ricordare che il concetto di “inabilità â€ comporta la presenza di handicap fisici o psichici tali da escludere qualsiasi possibilità  di lavorare: la condizione di inabilità  èquindi incompatibile con la percezione di qualunque tipologia di reddito da lavoro o assimilato.

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Pensione di reversibilità  (prima parte)

vecchietta in pensione

Quando un pensionato muore, spesso viene cosଠa mancare una fonte di sostentamento indispensabile per i suoi parenti pi๠stretti. àˆ per venire loro incontro che, nella funzione di Stato sociale assegnata alla Repubblica, la nostra legislazione prevede che – in presenza di precisi requisiti – tale pensione venga in tutto o in parte attribuita ai suoi cari. In questo caso, si parla di “pensione di reversibilità â€ e i parenti beneficiari sono definiti “superstiti”

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Detassazione per chi ricapitalizza la società 

business

Uno degli emendamenti introdotti sulla manovra estiva potrebbe rivelarsi molto interessante per le società .

Si intende innescare, infatti, un circolo virtuoso che porti da un lato all’irrobustimento del capitale proprio nelle società  riducendone la dipendenza dalle banche e dall’altro incentivando questa ricapitalizzazione con una riduzione della pressione fiscale, peraltro non elevatissima.

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Per l’Erario maggiori garanzie sui crediti pi๠a rischio

fisco

Uno dei numerosi emendamenti apportati alla manovra d’estate (la cui conversione in legge èattualmente all’esame delle aule parlamentari) riguarda la possibilità  di semplificare le procedure per garantire al Fisco la possibilità  di riscuotere i propri crediti iscritti a ruolo.

In sostanza, si èscelto di intervenire per modificare una norma, l’articolo 27 del decreto anticrisi varato alla fine dello scorso anno (D.L. 185/2008).

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Anche il partner puಠpretendere la retribuzione

corte-di-cassazione

La sentenza n. 1833/2009 emessa dalla Corte di Cassazione potrebbe costituire un importante precedente in tema di coniugi e fidanzati che condividono l’attività  d’impresa del partner.

Il caso esaminato dalla Suprema Corte èstato sollevato da una donna che per molti anni aveva collaborato gratuitamente presso la ditta individuale del suo compagno e convivente.

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Compensazioni IVA, novità  dal maxiemendamento

ministro-tremonti

La manovra estiva, in discussione in questi giorni nelle aule parlamentari, sta per subire numerose modifiche e integrazioni rispetto al testo originario, in virt๠del maxiemendamento introdotto dalla maggioranza.

Fra le modifiche, qualche novità  in merito al nuovo sistema delle compensazioni in materia di IVA, rivoluzionato per combattere il diffuso fenomeno degli abusi basati su crediti inesistenti.

Fermo restando l’impianto generale della nuova legge, stabilito in sede di emanazione del decreto 78/2009, il maxiemendamento èvenuto incontro alle proteste di molte categorie di operatori sulla controversa questione del visto di conformità .

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Flessibilità  dei contratti collettivi

lavoro

Esiste un importante principio della nostra legislazione riguardante i contratti collettivi: come si suol dire, dal punto di vista del dipendente essi sono flessibili verso l’alto e rigidi verso il basso, mentre per il datore di lavoro vale l’esatto contrario.

Pertanto, il contratto collettivo offre uno schema generale di diritti e doveri delle parti coinvolte nel rapporto negoziale; tuttavia, avvicinandosi dai livelli generali di contrattazione a quelli pi๠vicini al lavoratore èconsentito stabilire nuove clausole e deroghe che migliorino le condizioni contrattuali a favore del subordinato, mentre non èpossibile fare altrettanto nel senso opposto, e dunque a favore del datore.

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L’efficacia dei contratti collettivi

contratto di lavoro

La mancata attuazione dell’articolo 39 della Costituzione ha lasciato irrisolto un obiettivo considerato importante dai padri costituenti: fare in modo che la contrattazione collettiva portasse ad ottenere condizioni di lavoro e di retribuzione paritarie per tutti i lavoratori svolgenti mansioni analoghe, per evitare differenze ingiustificate.

In effetti, oggi non esiste nessuna possibilità  di varare contratti collettivi con efficacia “erga omnes”.

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Articolo 39 della Costituzione

manifestanti in sciopero

La nostra Costituzione, ad oltre sessant’anni dalla sua entrata in vigore, presenta ancora delle parti totalmente inattuate. Un esempio èofferto dall’articolo 39, laddove èstabilita la libertà  dell’attività  sindacale (vietata nel periodo fascista, improntata al corporativismo), ed èattribuito ai contratti collettivi il potere di avere efficacia nei confronti di tutti i lavoratori e gli imprenditori appartenenti al settore oggetto della contrattazione: si tratta della cosiddetta “efficacia erga omnes”.

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Le Regioni non possono decidere sulla base imponibile IRAP

irap

Sebbene la sigla IRAP stia per “Imposta regionale sulle attività  produttive”, essa èa tutti gli effetti un tributo di natura statale, dato che gli elementi essenziali (presupposto, soggetti passivi, regole di formazione della base imponibile, aliquote, contenuto e modalità  di presentazione della dichiarazione annuale, sanzioni, forme e tecniche di riscossione ecc.) sono stati fissati dal legislatore centrale con il decreto legislativo 446/1997 e le sue successive, numerose modifiche e integrazioni.

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Cambiali, per l’imposta di bollo si cambia

cambiale

Entrambe le tipologie di cambiali esistenti (i pagherಠe le tratte) sono soggetti all’imposta di bollo. àˆ uno dei rari casi in cui tale tributo presenta un ammontare variabile, legato all’importo dello stesso titolo di credito: l’imposta èinfatti pari al 12 per mille del valore della cambiale.

Fra l’altro, si tratta di un elemento con valore costitutivo: in altre parole, la cambiale per cui l’imposta non èstata assolta èradicalmente nulla.

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Sconti pesanti contro la crisi dei consumi

supermercato

Ormai sempre pi๠imprese, anche di grande fama, scelgono la strada di apportare pesanti tagli ai prezzi dei propri listini, magari per brevi periodi promozionali la cui durata èperಠcontinuamente prorogata.

La soluzione pi๠semplice per venire incontro alle difficoltà  dei consumatori èquella di dare una netta sforbiciata ai prezzi di vendita; ma c’ anche chi sceglie soluzioni pi๠complesse che comunque portano, di fatto, allo stesso risultato, come ricorrere a formule del genere “tre per due”, oppure dare in omaggio accessori gratuiti a chi effettua acquisti di un certo peso, o ancora regalare buoni sconto a chi semplicemente richiede un preventivo.

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