Detrazione IVA per vitto e alloggio: circolare discutibile n. 6/2009

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Dal settembre scorso, èpossibile dedurre integralmente l’IVA sulle spese di vitto e alloggio, purchè inerenti all’attività  e regolarmente documentate con fattura; in precedenza, invece, l’imposta sul valore aggiunto calcolata su queste voci di spesa era totalmente indetraibile.

Molti operatori, tuttavia, in questi mesi hanno preferito rinunciare a tale beneficio fiscale per motivi di pura semplicità : soprattutto per le imprese di grandi dimensioni in cui molti dipendenti sono impegnati continuamente in trasferte di lavoro, contabilizzare ogni singola fattura separando imponibile e imposta sarebbe risultata un’operazione lunga e complessa.

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Bar e negozi chiudono uno dopo l’altro

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Non c’era bisogno della crisi mondiale per rendersi conto che i piccoli esercizi soffrono da anni la riduzione dei consumi e la temibile concorrenza dei centri commerciali.

La principale associazione di categoria, Confesercenti, ha diffuso dati preoccupanti registrati da Unioncamere fra il 2007 e il 2008: in Italia, il saldo negativo fra chiusure e aperture nel biennio considerato ammonta a 3.598 ristoranti in meno, 6.912 bar e 5.335 negozi di abbigliamento, ma anche 4.836 aziende venditrici al dettaglio di mobili ed elettrodomestici, 2.432 macellerie, 1.521 negozi di frutta e verdura e cosଠvia.

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Iscriversi all’albo degli avvocati spagnolo, vale anche in Italia

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L’esame di Stato per l’iscrizione all’albo degli avvocati gode in Italia di una sinistra fama: mediamente solo un candidato su quattro riesce a superare la prova e a guadagnare il diritto di fregiarsi del prestigioso titolo.

Ma nonostante questo, il numero degli avvocati in Italia èmolto alto: circa duecentodiecimila, con un incremento annuo di diecimila unità , tanto che il mercato èormai saturo in quasi tutte le città .

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Censimento precari Pubblica Amministrazione

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Il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ha deciso di venire a capo del complesso groviglio che riguarda l’impiego di lavoratori precari nella Pubblica Amministrazione: dipendenti assunti con contratti a tempo determinato, collaboratori a progetto, lavoratori interinali, apprendisti, stagisti e chi pi๠ne ha pi๠ne metta.

Secondo un piano della precedente maggioranza, per loro sarebbe dovuta avvenire una generale stabilizzazione. L’attuale Governo, invece, ha scelto di congelare questa stabilizzazione e chiarire prima nel dettaglio l’utilizzo che la P.A. effettua di queste figure.

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Tassa sui libri sociali

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Tutte le società  di capitali sono tenute a versare una tassa annuale per la bollatura e la vidimazione dei libri sociali. Per le SpA, essi sono elencati dall’art. 2421 del codice civile: per esempio il libro soci o il libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio d’amministrazione.

Al contrario di quanto avveniva un tempo, per cui era previsto un calcolo dettagliato, questa tassa èoggi calcolata in maniera forfettaria: tutte le società , cioà¨, pagano una cifra fissa, indipendentemente dal numero dei libri interessati e dalle pagine redatte in ciascuno di essi.

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Assenza giustificata del dipendente

Un’altra ipotesi di basilare importanza di assenza giustificata del dipendente dal luogo di lavoro riguarda i casi di malattia e infortunio.

In queste ipotesi, i contratti collettivi stabiliscono la durata del cosiddetto “periodo di comporto”, differenziata per settore e anzianità  del lavoratore. Il periodo di comporto èquello nel quale il subordinato ha diritto al mantenimento del posto di lavoro e a veder riconosciuti i periodi di infortunio e malattia ai fini dell’anzianità  di servizio e del TFR.

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Permessi e congedi del lavoratore

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La legge e i contratti collettivi prevedono un’autentica selva di ipotesi in cui il lavoratore puಠassentarsi dal luogo di lavoro, per qualche ora o per qualche giorno.

Si tratta dei numerosi permessi o congedi riconosciuti in occasione di situazioni cui si attribuisce una particolare giustificazione sociale o familiare.

Fra gli esempi pi๠importanti, ricordiamo i permessi riconosciuti al dipendente che: contrae le nozze (cosiddetto “congedo matrimoniale”); subisce un grave lutto familiare; deve assistere un congiunto anziano o ammalato; deve sottoporsi a cure mediche o interventi chirurgici; dona il sangue; partecipa come rappresentante sindacale ad incontri e riunioni inerenti la sua funzione; adempie ai suoi doveri civici, come recarsi a votare o partecipare ad un processo.

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Diritto di ferie per il lavoratore

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Le ferie sono un diritto irrinunciabile per il lavoratore, come stabilisce solennemente l’articolo 36 della Costituzione. Non assumerebbe dunque nessun valore giuridico qualunque accordo con il quale il lavoratore rinunciasse alle ferie o accettasse in cambio un compenso di qualsiasi genere.

L’unico caso ammissibile in cui le ferie possono essere sostituite da una somma di denaro èprevisto al momento della cessazione del rapporto di lavoro: in quel momento, normalmente, esistono quasi sempre dei giorni di ferie maturate e che non potranno mai essere godute. Il lavoratore avrà  cosଠdiritto, in sostituzione, ad un’apposita indennità .

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Riposi e permessi del lavoratore

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Ogni lavoratore subordinato ha diritto, per legge, ad un periodo di riposo giornaliero. Il “periodo di riposo” èdefinito dalla norma in maniera estensiva: esso infatti ricomprende ogni singolo momento passato al di fuori dell’orario di lavoro.

In particolare, il dipendente ha diritto ad almeno undici ore consecutive di riposo ogni ventiquattro. In questo senso, sarebbe illecito un orario di lavoro che prevedesse per il lunedଠil termine alle ore ventidue e per il martedଠla riapertura alle sei del mattino, anche se i vincoli sull’orario normale fossero rispettati.

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Lavoro normale e straordinario

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L’orario di lavoro si distingue in normale e straordinario. In particolare, l’orario normale èpari a quaranta ore settimanali; per alcune categorie, perà², i contratti collettivi stabiliscono un orario normale pi๠ridotto.

L’orario normale, perà², non èda intendere in maniera rigida: i contratti collettivi possono infatti stabilire un periodo di riferimento (un mese o un bimestre, solitamente), e l’orario normale èdunque da intendersi come la media da non superare nel periodo considerato.

Ciಠvuol dire che èlegittimo fissare, poniamo, una settimana lavorativa di quarantacinque ore, se poi quella successiva non supera le trentacinque.

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Norme sul tempo di lavoro

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Fin dai primordi della legislazione giuslavoristica, alla fine dell’Ottocento, uno dei primi obiettivi era quello di stabilire dei limiti all’orario di lavoro, in tempi in cui esso poteva magari durare anche sedici ore e le ferie erano inesistenti.

Con il passare degli anni, la normativa sui tempi in cui esercitare l’attività  lavorativa si èmodificata pi๠volte, e l’attuale formulazione ècontenuta nel decreto legislativo 66/2003, che ha recepito in materia alcune indicazioni provenienti dall’Unione Europea.

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Indagini finanziarie e controlli con check list

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I pochi coraggiosi che hanno affrontato da cima a fondo le mille pagine di istruzioni fornite dal Comando Generale della Guardia di Finanza con la circolare n. 1/2009 hanno messo in rilievo la profonda attenzione riservata alle indagini sui movimenti finanziari, che costituiscono l’indice pi๠evidente della ricchezza dei contribuenti.

Ormai, com’ noto, il segreto bancario praticamente non esiste pi๠da anni: in qualunque momento gli investigatori possono chiedere a qualunque istituto bancario o finanziario informazioni sui movimenti in entrata o in uscita di chicchessia.

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Istruzioni monumentali per le Fiamme Gialle

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Con la circolare n. 1/2009, il Comando Generale della Guardia di Finanza ha diffuso a favore di tutti gli aderenti al corpo un monumentale kit di istruzioni per la loro attività  investigativa nell’ambito fiscale: oltre mille pagine molto dettagliate, per un approccio completo (pressochè enciclopedico) su tutte le tematiche di interesse.

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Rigo VO33: appuntamento cruciale per i piccoli contribuenti

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Compilando la dichiarazione IVA 2009 (riferita al periodo d’imposta 2008), tutti i contribuenti di piccole dimensioni dovranno porre molta attenzione ad un rigo di nuova istituzione, il trentatreesimo del Quadro VO.

Il discorso, giusto premetterlo, riguarda comunque solo le persone fisiche (imprenditori e professionisti): e precisamente, coloro fra essi che rientrano nelle ridotte soglie dimensionali (in termini di volume d’affari, investimenti ecc.) tali per essere considerati “contribuenti minimi” potenziali aderenti al regime contabile sostitutivo introdotto con la legge 244/2007.

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Grand hotel, ècaccia allo spreco

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Un’inchiesta di “Repubblica” svela che in tempi come questi, anche in grand hotel versano in ristrettezze. In Italia e all’estero gli alberghi a cinque stelle soffrono la crisi come ogni altra impresa, e dunque diventa necessario ridimensionare i costi pur di abbassare le tariffe.
D’altronde, la situazione del turismo èdrammatica: il gennaio 2009 ha segnato, rispetto al gennaio 2008, un calo delle presenze di quasi il 25%.

I direttori degli alberghi s’ingegnano dunque per individuare gli optional inutili da tagliare o ridurre pur di avere modo di ritoccare al ribasso il prezziario. I racconti di alcuni turisti e manager sono talvolta sorprendenti, cosଠcome la naturale rassegnazione con cui i direttori degli hotel di lusso spiegano le tattiche di austerity messe in atto.

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