In caso di impresa di nuova costituzione, ovviamente, il sottraendo della differenza descritta sarà pari a zero.
Il risultato di tali calcoli va poi moltiplicato per l’intensità d’aiuto.
Ipotizziamo una società di medie dimensioni che operi a Salerno da diversi anni e che acquisti nel 2009 impianti e macchinari per cinquantamila euro.
Agevolazioni per gli investimenti nel Mezzogiorno (prima parte)
Non tutti questi strumenti, tuttavia, sono riusciti a soddisfare gli ambiziosi obiettivi prefissati, con dispersione “a pioggia†dei fondi a disposizione e frequente effimerità degli investimenti eseguiti. Cosicchè, il legislatore èdovuto pi๠volte intervenire per rivedere e talvolta ricostruire da capo queste misure, per renderle pi๠efficaci e adeguate ai tempi.
L’ultimo intervento in ordine di tempo, che ha sostituito ogni soluzione precedente, èstato posto in essere da parte di Vincenzo Visco a partire dal 2007 e fino al 2013, con l’introduzione della cosiddetta “Visco-Sudâ€, misura confermata dal successore Tremonti.
Leggi severe contro gli abusi nelle compensazioni
L’ex viceministro Visco aveva messo a punto un complesso meccanismo di autorizzazione da porre in essere prima di eseguire compensazioni. Con il piano anticrisi, il suo successore Tremonti ha spazzato via tale adempimento (di fatto mai entrato in vigore) e ha preferito puntare su un appesantimento draconiano delle sanzioni a carico del contribuente infedele.
La recessione colpisce anche i professionisti
La continua crescita del loro numero nel corso degli ultimi decenni a fronte di un sistema imprenditoriale sostanzialmente statico ne ha ridimensionato nettamente le fortune, e in questo quadro la recessione di questi mesi non ha certo giovato.
Il discorso, perà², varia a seconda della categoria. Quella forse pi๠in difficoltà ècostituita dagli ingegneri: sono oltre duecentomila in Italia a spartirsi una sempre pi๠magra torta, resa ancor meno appetibile con la crisi delle imprese le cui commesse determinano una quota enorme dei normali compensi.
L’associazione in partecipazione e il patto di cointeressenza
Il Codice Civile, negli articoli dal 2549 al 2554, prevede due istituti (piuttosto simili fra loro) che consentono di coniugare queste esigenze in maniera originale, che si pone al di fuori del consueto dualismo fra conferimenti di capitale proprio e finanziamenti con capitale di credito.
Le regole per il lavoro notturno
Poichè certo pi๠gravosa dell’attività svolta durante le ore del giorno, da molti anni la legge e i contratti collettivi hanno stabilito che l’imposizione al lavoratore di un orario di lavoro notturno èconsentita solo qualora vi siano delle effettive esigenze da parte del datore in relazione alla natura dell’attività svolta.
Negozio giuridico e il patto di famiglia (seconda parte)
In esso, il dante causa stabilisce di lasciare dopo la morte la titolarità della propria azienda o di una partecipazione sociale ad uno o pi๠aventi causa. Poichè la finalità èquella di mantenere nel tempo la titolarità dell’azienda di famiglia, gli aventi causa possono essere solamente i figli o comunque i discendenti del titolare. Il contratto puಠessere gratuito od oneroso, a seconda dell’accordo fra le parti.
Negozio giuridico e il patto di famiglia (prima parte)
Questa regola ha perಠtrovato una deroga due anni e mezzo fa, con lo sviluppo di un negozio giuridico del tutto nuovo, il patto di famiglia, oggi regolato negli articoli dal 768-bis al 768-octies del Codice Civile, introdotti con la legge 55 del 2006. Si tratta di un contratto il cui contenuto èmolto preciso: mentre infatti con il testamento il defunto puಠdisporre liberamente di tutti i suoi beni e diritti, anche non patrimoniali, il patto di famiglia risponde invece ad una ratio ben specifica.
Il ritorno dei negozianti a credito
Oggi le casalinghe sono sempre di meno e il tempo a disposizione per fare la spesa èmeno ancora. Quindi, la soluzione dei grandi centri commerciali èspesso pi๠comoda, veloce ed economica, condannando i piccoli negozianti all’oblio.
Precari e immigrati le prime vittime della crisi
Se dunque ben pochi dipendenti possono dire di dormire sonni tranquilli, èchiaro che comunque alcune categorie dovrebbero soffrire pi๠di altre il momento di difficoltà che stiamo vivendo.
Il primo anello debole della catena dell’occupazione, in particolare, sembra essere il lavoratore straniero, specie se extracomunitario, dotato di qualifiche generiche.
Le grandi imprese nel mirino del Fisco
In questo senso, parecchi di questi adempimenti sono stati soppressi (come l’elenco clienti-fornitori) mentre sono stati incrementati gli strumenti per i controlli sostanziali, e questo soprattutto a carico delle aziende di grandi dimensioni.
Evasione fiscale del 2008, crescita senza fine
Vedendo il bicchiere mezzo vuoto, si ha la percezione dell’inguaribile tendenza italica a cercare quando possibile di schivare l’imposizione fiscale. Dall’altro lato, èpossibile apprezzare la crescita dei risultati dell’azione sul territorio da parte delle Fiamme Gialle.
àˆ proprio su questo punto che si sofferma l’attenzione del generale D’Arrigo, che segnala “una mirata e penetrante attività di programmazione delle attività di contrasto all’evasioneâ€, con sensibili miglioramenti della resa media di ogni controllo (+30% circa).
Regime agevolato per le nuove iniziative (quarta parte)
La legge, in particolare, distingue due diverse ipotesi con relative conseguenze.
La regola generale, infatti, èquella secondo cui il superamento della soglia comporta che dall’anno successivo si decada dal regime agevolato.
Se perಠavviene che la soglia èsuperata di oltre il 50%, allora la decadenza dal regime si ha già nel periodo d’imposta in corso, con effetto retroattivo: questo significa che il contribuente dovrà per esempio operare a posteriori le liquidazioni IVA dei mesi o trimestri precedenti con gli eventuali versamenti (necessariamente tardivi, con tutte le relative conseguenze), nonchè affrettarsi a compilare le scritture contabili riferite al periodo dal primo gennaio dell’anno in corso in avanti.
Regime agevolato per le nuove iniziative (terza parte)
Innanzitutto, viene meno l’obbligo di tenere la contabilità : sarà perciಠsufficiente emettere tutte le fatture e conservare tutti i documenti d’acquisto, ma senza bisogno di registrare alcunchè.
In secondo luogo, l’IVA ècalcolata solamente una volta all’anno, in sede di dichiarazione. Viene perciಠmeno l’obbligo di tutte le liquidazioni e i versamenti infrannuali, compreso l’acconto di dicembre.
In terzo luogo, nelle fatture emesse non si subisce alcuna ritenuta d’acconto, purchè si specifichi nel documento stesso che il compenso, essendo “soggetto ad imposta sostitutiva ex art. 13 L. 388/2000†(questa la dicitura da inserire in fattura), non èsottoposto ad alcuna ritenuta.
Regime agevolato per le nuove iniziative (seconda parte)
Innanzitutto ènecessario che si tratti a tutti gli effetti di una nuova iniziativa; essa non deve consistere in alcun modo nella prosecuzione di un’attività già eseguita in precedenza sotto altra forma. L’unica eccezione si ha per i professionisti che si mettono in proprio dopo il tirocinio legale.
In secondo luogo, ènecessario che il volume d’affari (determinato secondo le ordinarie regole della legge IVA) non superi determinate soglie: € 30.987,41 per i professionisti e per le imprese che prestano servizi. oppure € 61.974,82 per le imprese che operano cessioni di beni.