Secondo le attuali regole, l’IVA costituisce un debito dell’emittente verso l’Erario nel momento stesso in cui egli emette la fattura. Vi sono perಠgià oggi alcune eccezioni: per le fatture emesse verso enti pubblici e per la cessione di alcuni particolari prodotti farmaceutici, esiste la possibilità di richiedere l’esigibilità differita, indicandola direttamente in fattura: il debito d’imposta sorge cosଠsolo quando si incasserà il pagamento dal cliente.
Adesione agli inviti al contraddittorio
Dopo l’accertamento con adesione ordinario e l’adesione ai PVC (processi verbali di constatazione), ora arriva anche la possibilità di aderire agli inviti che l’Agenzia delle Entrate invia al contribuente perchè quest’ultimo possa difendersi in contraddittorio dalle ipotesi di accertamento eseguite dal Fisco.
Calo dell’inflazione a +2,7%
Oltre agli idrocarburi, sono scesi un po’ tutti i prezzi causati dalla forte discesa della domanda che ha causato immediatamente una ripercussione sull’inflazione che risulta essere scesa come nell’anno 1959.
Come combattere la recessione
Da notare èl’andamento del dollaro che nell’ultimo periodo si èreso protagonista dell’andamento dell’intera economia americana. Arrivando a toccare l’1,5 dollari per comprare un euro, si sono viste in America forti esportazioni che hanno ovviamente aiutato la crescita dell’industria con una relativa capitalizzazione.
Software gratuiti da Unioncamere per le piccole e medie imprese
Per l’esattezza, sono stati approntati tre diversi software che le PMI iscritte potranno liberamente scaricare e utilizzare senza alcun onere. Oggi sono solo una quarantina gli enti pronti ad offrire tali servizi, ma entro il 31 dicembre l’iniziativa dovrebbe essere disponibile ovunque.
Il primo applicativo si chiama “Incontrereteâ€: èfinalizzato a favorire l’incontro fra domanda e offerta di attività imprenditoriali.
ISO 14001: la certificazione ambientale stenta ad affermarsi
Le imprese che ottengono tale riconoscimento, infatti, sono certamente in crescita, ma restano in numero molto basso rispetto alla totalità .
Sembra tuttavia, secondo alcune previsioni, che l’anno della svolta sarà proprio il prossimo. Sarà allora, infatti, che dovrebbero decollare alcuni progetti diretti a favorire un singolare scambio. Le imprese aderenti porteranno a termine progetti di crescita sostenibile nei Paesi in via di sviluppo ottenendo in cambio significativi sconti sui tagli alle emissioni di gas-serra previste dalle leggi applicative del Protocollo di Kyoto.
ISFOL: punto sull’occupazione in Italia
Il quadro presenta molti punti che generano sconforto. La situazione èmolto grave soprattutto per quello che riguarda le Regioni meridionali: si calcola che siano quasi un milione e mezzo i lavoratori in nero, includendo sia quelli del tutto privi del contratto di lavoro (tre su quattro) che quelli che un contratto l’hanno stipulato ma ècome se non esistesse, in quanto orari e retribuzione sono ben lontani dall’essere rispettati.
Nel Sud, il tasso di disoccupazione si aggira intorno all’11%, contro il 6% del Nord, ma le punte sono in realtà ben pi๠elevate se consideriamo le persone senza un’elevata qualificazione professionale, e soprattutto i giovani e le donne (oltre il 50% delle donne meridionali non lavora).
Diritto d’interpello: quinta parte
All’ente èinfatti riconosciuto dalla legge il diritto di rettificare un suo primo parere con un secondo successivo. In tutti i casi, il secondo parere non puಠessere emesso oltre il termine massimo di centoventi giorni da quando èstata notificata la richiesta d’interpello del contribuente
A questo punto possono verificarsi due situazioni. Se il cittadino non ha ancora posto in essere alcun comportamento in risposta al primo parere, allora il secondo sostituisce a tutti gli effetti il precedente, che ècome se non fosse mai esistito.
Se invece egli ha già agito, allora il secondo parere ègiunto “fuori tempo massimoâ€, e dunque sarà proprio quest’ultimo a doversi considerare come mai emesso.
Diritto d’interpello: quarta parte
Nel nostro Paese vige sempre la libertà di interpretazione: le risposte agli interpelli sono “documenti di prassiâ€, cioètali da persuadere i cittadini a seguire un certo comportamento, ma senza comunque vincolarli. Oltretutto, nemmeno l’ente ètenuto ad uniformarsi, tanto che èfrequente che di fronte a due distinti interpelli, il medesimo ente cambi idea e fornisca un’interpretazione diversa su un caso identico a quello già valutato a suo tempo.
Il contribuente potrà dunque sentirsi libero di uniformarsi o meno all’interpretazione offerta dall’ente. Ma esiste una differenza notevole rispetto al già descritto caso della consulenza rispetto ad una domanda di carattere generale, ed èlegata all’onere della prova.
Diritto d’interpello: terza parte
Egli deve esporre e sottoscrivere il suo caso per iscritto, in carta libera e in esenzione da imposta di bollo, e inviarlo tramite raccomandata oppure consegnarlo a mano all’ente competente, che avrà centoventi giorni per rispondere.
In particolare, se il discorso riguarda un’imposta locale occorrerà riferirsi ovviamente all’ente amministrativo corrispondente, mentre nell’ipotesi di un tributo erariale ci sono varie alternative: se la questione riguarda la materia doganale o problemi legati al catasto, l’interpello andrà inviato rispettivamente alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Dogane oppure del Territorio.
Negli altri casi occorrerà riferirsi all’Agenzia delle Entrate, solitamente alla Direzione Regionale, ad eccezione dei casi in cui l’interpellante sia un ente pubblico oppure sia un privato che nell’anno precedente ha ottenuto ricavi superiori a 258 milioni di euro circa, perchè in questo caso la sede competente èquella centrale, a Roma.
Diritto d’interpello: seconda parte
Il contenzioso si trascina per molti anni, ha un costo pesante per i cittadini e per lo Stato, e ingolfa ulteriormente la già affaticata macchina della giustizia.
Per questo, alla fine del Novecento furono introdotti una serie di istituti innovativi (i cosiddetti “strumenti deflattivi del contenziosoâ€), che consentissero di prevenire o risolvere anticipatamente le controversie senza ricorrere alle commissioni tributarie. Fra questi istituti deflattivi, ricordiamo il ravvedimento operoso, l’accertamento con adesione e il diritto d’interpello.
Diritto d’interpello: prima parte
Il discorso diventa tanto pi๠valido se analizziamo la sfera della normativa tributaria. Nel nostro Paese, la produzione di leggi, decreti e regolamenti èsempre stata cosଠfrequente e spesso contraddittoria da lasciare spazio ad un’infinità di dubbi sull’applicazione concreta di questo bagaglio normativo nella vita di tutti i giorni. E cosà¬, capita ad ogni contribuente di imbattersi in una situazione nella quale non sa esattamente quale norma applicare, o come essa debba essere interpretata in relazione al suo problema.
Nei Paesi anglosassoni èstato introdotto da molti anni un istituto, il ruling, che ha avuto cosଠtanto successo da essere stato esportato in tempi successivi anche in altri Paesi.
Job-sharing: il lavoro ripartito
Per il momento, comunque, non sembra avere avuto grande diffusione, forse anche per la sua scarsa notorietà ; e tuttavia, in condizioni particolari potrebbe essere una soluzione ottima per i lavoratori, soprattutto quando hanno anche una seconda attività (di lavoro o di studio).
In pratica, si ha a che fare con un contratto di lavoro subordinato che nelle sue caratteristiche generali (diritti e obblighi reciproci, stipulazione ed estinzione, orario, ferie ecc.) non si discosta in alcun modo dalla tipologia ordinaria. La differenza consiste nel fatto che, a fonte di un unico datore, avremo due o pi๠lavoratori.
Per le imprese liguri il futuro si chiama zona franca
Il Comune costiero di Ventimiglia (IM), l’ultimo prima del confine con la Francia, spera infatti di poter diventare presto una terra dove le piccole aziende siano esenti dall’imposizione fiscale. Questa innovazione non solo potrebbe arrecare un giovamento enorme, com’ ovvio, alle imprese ivi localizzate, ma avere un effetto a catena benefico sull’intera economia ligure.
Nei prossimi mesi dovrebbero infatti arrivare a termine il progetto istitutivo di ventidue zone franche site in aree urbane a forte disagio sociale ed economico, di cui Ventimiglia sarà l’unica localizzata nel Nord. Sarà anche la pi๠piccola di tutte, e le imprese che vi saranno avviate godranno di rilevantissimi sgravi fiscali in termini di IRPEF, IRAP, ICI e contributi previdenziali.
Claudio Burlando e la Liguria puntano sull’innovazione
La Liguria sforna decine di giovani ricercatori di livello eccellente, ma la maggior parte di essi deve cercare lavoro al di fuori dei confini regionali se non addirittura all’estero, per la carenza di opportunità offerte dalla terra d’origine.
E l’economia ligure soffre giorno dopo giorno lo smantellamento progressivo dei propri colossi industriali, a partire dall’Italsider, in crisi forse irreversibile.
Circa una cinquantina di milioni di euro sono stati recentemente stanziati da Burlando per sostenere la domanda di innovazione e le reti fra imprese ed enti di ricerca pubblici e privati. Ma la vera punta di diamante della sua amministrazione sarà lo stanziamento di trecento milioni destinati a finanziare nuovi bandi per il sostegno alla creazione di imprese basate sull’innovazione.