Perciಠrisulterà quanto segue: 1.000 di interessi passivi sono deducibili perchè pari all’ammontare degli interessi attivi. I rimanenti 29.000 devono invece affrontare la prova del R.O.L. Ai fini del calcolo, come detto, esso èincrementato di 10.000 (solo per il 2008) e perciಠraggiunge il valore totale di 60.000.
Reddito Operativo Lordo e interessi passivi
Gli interessi passivi che risultano non deducibili perchè eccedenti rispetto agli interessi attivi sono deducibili nell’esercizio esclusivamente fino ad un massimo pari al 30% del R.O.L. cosଠdeterminato. Percià², se essi non raggiungono il famigerato 30% sono integralmente deducibili; se invece superassero tale soglia, la quota eccedente non si puಠdedurre dal reddito.
Nodo degli interessi passivi (I)
Nel 2007, il Governo Prodi eliminಠalcune regole molto complesse introdotte da Tremonti nella precedente legislatura, ma sostituendole con altri metodi di calcolo altrettanto complessi se non di pià¹.
Buoni-lavoro per l’agricoltura
In sostanza, si èin gran parte liberalizzata la possibilità per i datori di lavoro nel settore agricolo di assumere collaboratori occasionali, cosa frequente nei periodi della raccolta.
Per sconfiggere la piaga del lavoro nero e per semplificare drasticamente gli adempimenti burocratici, l’Inps ha messo in vendita in occasione dell’ultima vendemmia degli appositi voucher da 10 e 50 euro:
Ulteriori chiarimenti sulla detassazione degli straordinari
A fare un po’ di chiarezza ci ha pensato una circolare emanata congiuntamente dai ministeri del Welfare e delle Finanze, che si caratterizza per aver voluto estendere il beneficio alla pi๠ampia casistica possibile, agendo sugli interstizi della norma di legge.
Nuovo fisco per i distretti industriali
Sono diffusi in tutta l’Italia, ma èsoprattutto nel Nord-Est che esse hanno assunto un ruolo-chiave nel prodigioso sviluppo economico di quelle aree.
Come brevettare un’idea
Perchè un’invenzione sia brevettabile occorre che siano presenti congiuntamente alcuni requisiti. Innanzitutto, com’ ovvio, deve trattarsi di qualcosa di nuovo (cioèprima inesistente) e di originale (cioènon consistente in una lieve modifica di un bene già esistente); deve poi trattarsi di un bene materiale (quindi sono esclusi i software o le formule matematiche) e industriale (cioèavente l’attitudine ad essere riprodotto in serie: sono escluse perciಠopere d’arte o artigianali).
Diritti sulle opere dell’ingegno
Ben pi๠diffusi sono i team di studiosi e ricercatori, al servizio di enti pubblici o di grandi industrie private, che approdano con metodo scientifico e razionale alla realizzazione di beni innovativi in grado di risolvere i problemi comuni: le invenzioni.
Lo sviluppo di un’invenzione dà luogo a due distinti diritti. Il primo èil diritto dell’inventore di rivendicare la paternità morale della sua creazione: èun diritto inscindibile dalla persona dell’inventore medesimo.
Il socio d’opera: art. 2247 del codice civile
Nelle tre tipologie di società di persone (società semplice, in nome collettivo e in accomandita semplice), se vi èun accordo fra i soci il conferimento puಠconsistere non in denaro o in beni in natura, bensଠin servizi lavorativi.
Il socio d’opera ècioècolui che presta a favore della società le sue capacità manuali o intellettive, consentendo alla società stessa di risparmiare i costi che deriverebbero dall’impiego di lavoratori dipendenti.
Sciopero nei servizi pubblici essenziali
La legge fu messa a punto con il consenso di tutte le parti interessate, e ancora oggi, sebbene mostri delle imperfezioni da migliorare, ècomunque un punto di riferimento che desta molto interesse anche in altri Paesi europei.
Diritto di sciopero
Fu quindi in un certo senso inevitabile che i padri costituenti, allorchè provvidero alla redazione della Carta fondamentale della Repubblica, rimossero la limitazione stabilendo a chiare lettere che “Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano†(art. 40).
Per molte imprese il Natale ègià arrivato
Ed èper cercare di reagire alla situazione senza uscita in cui sembra essere precipitato il comparto della distribuzione che molti negozi, e soprattutto le grandi catene di ipermercati e supermercati, hanno deciso di anticipare di ben due mesi le promozioni riservate tradizionalmente al mese di dicembre, in occasione delle festività natalizie e della ricezione delle tredicesime da parte di dipendenti e pensionati.
La distruzione volontaria dei beni
Per superare la già descritta presunzione di cessione, la legge prevede infatti una disciplina articolata e complessa.
àˆ infatti richiesto di inviare, almeno cinque giorni prima della data prevista per la distruzione, una comunicazione all’ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate, nella quale occorre precisare data e luogo in cui avverrà la distruzione, le modalità della stessa, una descrizione dei beni e il loro valore, determinato sulla base del costo storico.
La perdita involontaria dei beni
In mancanza, subentra la cosiddetta “presunzione di cessioneâ€: l’Amministrazione Finanziaria puಠlecitamente ritenere che l’imprenditore abbia venduto il bene senza fatturare la vendita, e applicare le relative sanzioni.