Si tratta, innanzitutto, di indicarne la ragione sociale per esteso nonchè un’eventuale sigla con cui essa si volesse presentare; di seguito, èpoi richiesto di indicare il codice – desunto da un’apposita tabella – che ne precisa la natura giuridica (per esempio: società per azioni, Onlus, cooperativa ecc.) e il numero di partita IVA assegnato da un altro Paese comunitario qualora si tratti di un ente non residente che intende aprire una stabile organizzazione in Italia.
Quadro A del Modello AA7
La prossima tappa della nostra guida consiste invece nell’affrontare il Modello AA7, destinato a tutti i soggetti diversi dalla persona fisica; ma poichè molti quadri richiedono le medesime informazioni, in questi casi l’analisi sarà sostituita da un semplice rinvio a quanto già precisato in relazione al Modello AA9.
Campo allegati modello AA9
Il campo “Allegati†èdestinato ad accogliere la libera descrizione degli eventuali documenti inclusi nella dichiarazione, portati a supporto di una o pi๠delle informazioni indicate nel modello.
Nel campo successivo, invece, occorre indicare quali quadri da “A†a “I†sono stati compilati e il numero di pagine di cui si compone il documento, nonchè la data e il codice fiscale del dichiarante, oltre alla sua sottoscrizione.
Il Quadro H del Modello AA9
Poichè la legge prevede la cosiddetta “presunzione di cessione†(per la quale se determinati beni contabilizzati dall’imprenditore non sono rinvenuti nelle sue sedi, si presume che essi siano stati ceduti senza fatturare l’operazione), uno dei possibili mezzi per superare tale presunzione èproprio questa comunicazione all’interno dei Modelli AA9 o AA7.
Il Quadro F
Nella prima di esse, occorre indicare i soggetti depositari (normalmente: il proprio commercialista) e i luoghi di conservazione delle scritture contabili. Si tratterà , quindi, di indicarne il codice fiscale e l’indirizzo preciso.
Quest’informazione riveste un’importanza basilare, perchè servirà all’Amministrazione Finanziaria per rintracciare, in caso di accertamento, tutti i dati utili per la ricostruzione del reddito e del volume d’affari del titolare.
Il quadro C del Modello AA9
Occorre indicarne innanzitutto il codice fiscale e il cognome e nome. Se tuttavia questi ultimi fossero già stati indicati nel Quadro B, in cui si identificava l’azienda, non ènecessario ripeterli.
àˆ poi richiesto di precisare la data e il luogo di nascita e il domicilio fiscale.
Quadro B del modello AA9
Occorre innanzitutto indicare l’attività esercitata, identificandola tramite il codice ATECOFIN2007– già descritto in precedenza – e la descrizione associata a quel codice.
Nel caso di esercizio di pi๠attività , occorre in questa sede indicare solamente l’attività principale, riconosciuta sulla base del volume d’affari; e poichè stiamo analizzando l’ipotesi di avvio dell’attività , naturalmente il volume d’affari èdel tutto presunto.
Modello AA7
Esso ècomposta da nove quadri (“numerati†con le lettere maiuscole, da “A†a “Iâ€) e da alcuni campi conclusivi, per un totale di quattro pagine, oltre ad una pagina iniziale sul trattamento dei dati personali ai sensi delle norme sulla privacy.
In cima ad ogni foglio, occorre indicare il codice fiscale del soggetto cui la dichiarazione fa riferimento e il numero della pagina.
Modelli destinati all’Agenzia delle Entrate
àˆ significativo notare come questi ultimi modelli siano gli unici che devono essere compilati da chiunque intenda avviare un’attività .
Come già precisato, infatti, i liberi professionisti non sono tenuti alla registrazione presso la Camera di Commercio; l’iscrizione all’INAIL èrichiesta normalmente a chi ha lavoratori dipendenti o parasubordinati, mentre l’iscrizione all’INPS non èsempre obbligatoria (non lo à¨, ad esempio, per quelle categorie professionali dotate di un’autonoma cassa previdenziale).
Sezione A del modello UL
In particolare, sono quattro i riquadri che possono richiedere quest’integrazione, numerati dal n. 15 al n. 18 (una numerazione, fra l’altro, mutuata da altri documenti in cui sono richiesti dati analoghi, e del tutto estranea rispetto all’ordinaria numerazione dei campi del Modello UL).
Intercalare S
Ai fini della nostra analisi, tuttavia, interessa esclusivamente la funzione di sostegno al Modello S1, impiegato per comunicare l’iscrizione nel Registro delle Imprese delle imprese diverse dalle ditte individuali.
Pertanto appare di rilievo solamente la prima sezione dell’Intercalare S, in cui si comunica l’elenco dei soci o consorziati al momento della costituzione dell’ente; le sezioni successive, infatti, sono dedicate a situazioni differenti: trasferimenti di quote, fuoriuscite dall’ente di singoli soci ecc.
Compilazione della Sezione A
bisogna infatti utilizzare sempre la locuzione “sede amministrativa†qualora nell’unità locale si svolgano esclusivamente o prevalentemente attività di carattere gestionale e direttivo.
Crescono i blocchi ai pagamenti della P.A.
La legge, oggi contenuta nell’articolo 48-bis del DPR 602/1973, impone a tutti gli enti della Pubblica Amministrazione statale, regionale e locale di effettuare una verifica prima di procedere al pagamento di somme superiori a diecimila euro, per qualunque motivo erogati (acquisti, stipendi, rimborsi…).
Modello UL
Fra le diverse informazioni destinate ad essere trascritte sul R.E.A., infatti, vi èla descrizione dell’apertura, modifica o chiusura delle diverse unità locali di ogni soggetto, dove con “unità locale†si intende ogni luogo dove l’attività d’impresa èsercitata a qualsiasi titolo.
Ultima sezione quadro B
Come noto, si definisce “regime contabile†l’insieme delle regole che impongono al contribuente quali registri e documenti detenere perchè sia possibile ricostruire le operazioni relative alla sua attività , tanto ai fini IVA quanto ai fini delle imposte sui redditi.
Accanto ai due regimi contabili fondamentali (ordinario e semplificato), esiste una pluralità di regimi agevolati riservati a settori particolari, per esempio l’agricoltura.