Nei successivi due riquadri del Modello I1 – solitamente alternativi fra loro – la descrizione dell’attività diviene pi๠analitica rispetto alla pi๠sintetica indicazione offerta con il codice attività nel settimo riquadro, visto in precedenza.
Il Riquadro n. 8, infatti, ècostituito da righe libere nelle quali descrivere con sufficiente grado di dettaglio l’attività svolta, nell’ipotesi che essa sia di tipo commerciale.
Se invece essa èagricola, occorre far riferimento al Riquadro n. 9.
Nel quinto riquadro del Modello I1, occorre dare conto della sede dell’impresa. Con “sede†si fa sempre riferimento al luogo effettivo di esercizio dell’attività dell’impresa.
Laddove l’attività fosse esercitata in pi๠luoghi, occorre identificare il luogo principale, e compilare il Modello UL per indicare le altre.
Nell’indicazione della sede bisogna fornire l’indirizzo completo e possibilmente – ma non obbligatoriamente – anche altri dati utili come telefono, fax, sito web e indirizzo di posta elettronica.
Proseguendo nella compilazione del Modello I1, occorre prestare attenzione al quarto riquadro, dove occorre indicare la ditta che si intende impiegare.
Questa èdefinita come la denominazione con cui l’impresa si presenta nei confronti dei terzi, e che dovrà comparire nelle fatture e in ogni altro documento emesso o riferito all’impresa.
La ditta deve essere caratterizzata da verità e novità .
Il principio di verità comporta che in essa compaia almeno il cognome, o la sigla dell’imprenditore.
Superato lo scoglio del riquadro preliminare, èpossibile ora affrontare i singoli e numerosi riquadri di dettaglio contenuti nel Modello I1.
Nel primo di essi, l’imprenditore individuale deve indicare i propri dati anagrafici, fra cui la partita IVA.
In merito a quest’ultima, la compilazione di questo rigo èimmaginabile solo nell’ipotesi che essa sia stata rilasciata prima dell’iscrizione al Registro delle Imprese, evento che con la Comunicazione Unica dovrebbe divenire un’ipotesi molto rara (riferita, ad esempio, ai liberi professionisti che in un secondo momento divengono imprenditori).
Per compilare il riquadro generale posto in apertura del modello I1, occorre effettuare un rapido excursus su alcune definizioni offerte dal nostro codice civile.
L’art. 2082 definisce l’imprenditore come colui che “esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e di serviziâ€.
Senza entrare nei dettagli dottrinari – cosa che richiederebbe ben altro spazio – diciamo che sulla base dell’attività l’imprenditore èda intendersi o come agricolo (art. 2135) o come commerciale (art. 2195).
Dopo aver affrontato le problematiche di carattere pi๠generale, iniziamo a vedere nella sostanza il contenuto informativo da indicare nel modello di iscrizione di una nuova attività presso il Registro delle Imprese.
Come già accennato, per le ditte individuali si utilizza il modello I1, mentre per gli enti si impiega il modello S1.
Iniziamo, innanzitutto, dal modello I1, composto da un riquadro preliminare e diciotto differenti riquadri di dettaglio.
La storia del Registro delle Imprese èlunga e travagliata.
Previsto dal Codice Civile già nel 1942, èdivenuto operativo solo nel 1993, con affidamento della sua gestione alle Camere di Commercio.
Il Registro si compone di una sezione ordinaria, destinata alle generalità delle imprese individuali e societarie, agli enti pubblici economici, ai consorzi e agli enti diversi svolgenti attività commerciale in via esclusiva o prevalente.
Dopo aver effettuato una disamina generale sulla Comunicazione Unica, ègiunto il momento di esaminare nei dettagli i singoli moduli di iscrizione di cui questa Comunicazione si compone, iniziando ad analizzare gli adempimenti destinati alla Camera di Commercio.
Va precisato che i diversi software di compilazione normalmente non riproducono passo passo i singoli quadri che successivamente risulteranno sui moduli stampati.
Nell’utilizzo del software COMUNICA, il primo quesito da risolvere consiste nel distinguere fra le imprese che denunciano la propria costituzione e il contemporaneo avvio dell’esercizio effettivo dell’attività , e le imprese che invece rinviano l’inizio concreto ad un momento successivo.
Laprocedura della Comunicazione Unica, utilizzabile esclusivamente per via telematica, dovrà diventare ben presto familiare a tutti gli imprenditori, o ai rispettivi consulenti.
Non solo l’avvio dell’attività sarà infatti comunicabile solo mediante questa via, ma anche ogni successiva variazione dei dati dichiarati nonchè la cessazione dell’attività .
Fatalmente, dunque, il nuovo sistema verrà prima o poi impiegato da ogni impresa presente o futura.
Fino al 2008, i quattro enti fondamentali cui l’imprenditore deve riferirsi per avviare la propria attività – Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL – hanno adottato regole differenti per l’iscrizione del nuovo soggetto.
Questo ha comportato per il neo-imprenditore una complicazione significativa in termini di tempo per ottemperare ad ogni adempimento.
In generale, chi intende avviare un’attività d’impresa ha solitamente le idee abbastanza chiare sulla tipologia di business da creare, sul target da soddisfare, sui fornitori cui rivolgersi, sul mercato in cui operare;
ma altrettanto spesso ha idee pi๠o meno confuse sugli adempimenti amministrativi che deve soddisfare prima dell’avvio dell’attività o immediatamente dopo averla iniziata.
Certe volte basta davvero poco per rovinare i rapporti con il Fisco. àˆ sufficiente perdere un semplicissimo foglio di carta perchè il pi๠onesto degli imprenditori si trasformi di colpo agli occhi dell’Amministrazione Finanziaria nel peggiore degli evasori.
I funzionari della Guardia di Finanza, infatti, possono in ogni momento varcare la porta di un negozio, di un ufficio o di un magazzino per ispezionare registri e fatture di qualunque soggetto.
Di obblighi fiscali ne esistono tanti, questo èrisaputo. E chiunque voglia operare nel nostro mercato èper forza di cose tenuto a conoscerne quanti pi๠possibile, per evitare antipatiche sorprese da parte delle Agenzie fiscali. Esiste, tuttavia, un obbligo generalizzato introdotto già nel 2001 e di cui ancora oggi pochi sembrano essere consci.
Chiunque eserciti un’attività di impresa, arte o professione e utilizzi un sito web per la propria attività , ètenuto a pubblicare il numero di partita IVA nella homepage del sito.
Il licenziamento èuna pratica attraverso la quale il datore di lavoro puಠdecidere di recedere il contratto stipulato con un suo dipendente.
In passato era necessario solo rispettare i termini di preavviso per poter effettuare un licenziamento, la decisione era completamente affidata alla discrezionalità del dirigente.
Con il tempo la normativa si èvoluta, oggi ci sono dei limiti ben precisi e la recessione di un contratto di lavoro va sempre giustificata su solide basi. Con la legge n. 604 del 1966 sono stati resi validi solo i licenziamenti per giusta causa o per giustificato motivo.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.