Anche il paese pi๠tradizionalista d’Europa sta cominciando a interessarsi a internet. Il 90% delle aziende in Italia sono di piccole e medie dimensioni e spesso sono solo una piccolapercentuale di loro che investono in maniera sostanziale nel mercato via web anche se i dati di vendite on-line sono molto discordanti.
Si ipotizza che solo in Italia ci sarà un’incremento delle transazioni on-line di oltre il 40% rispetto al passato 2006 e possiamo affermare perಠche in questo mercato siamo gli ultimi in europa con un misero 1,3% (2006) dell’intero valore di commercio con una quota di 4 miliardi di euro raggiunta.
L’aspettativa di chi crea il commercio elettronico èquello di raggiungere cifre molto superiori guardando anche oltre oceano dove pi๠del 10% delle transazioni avvengono via internet mentre la media europea gira intorno al 6% e questi risultati si potranno raggiungere non prima del 2010 quando gran parte del territorio italiano sarà cablato con una rete a banda larga all’interno della quale tutti gli utenti della comunità internet potranno navigare con una velocità ben superiore a quella ordinaria.
E’ quello che sostiena anche l’amministrazione del gruppo ebay che ha visto un incremento costante del 150% delle vendite trovando in Italia il punto di maggior impatto di crescita con oltre 466 milioni di euro nel solo 2006!
Si pensi che circa la metà degli italiani che acquistano una macchina prima di andare dal concessionario, fanno una capatina sul web per trovare in tutta tranquillità i prezzi indicativi e le caratteristiche peculiari.
Con questi numeri èfacile pensare che tra pochi anni le imprese italiane operative sul web saranno molto superiori e forse grazie allo sfruttamento di questo canale non si dovrà pensare a trasferirsi all’estero per risparmiare.
Dati presi da IAB ITALIA
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