àˆ stato firmato e presentato il verbale che sintetizza il percorso del lavoro svolto tra Governo e Organizzazioni sindacali sugli interventi urgenti da adottare in campo previdenziale. Sono stati elencati alcuni interventi e definita una priorità per i lavori.Â
Ci sono 7 punti sui quali il governo intende lavorare per mandare avanti la riforma delle pensioni. Ecco i primi quattro punti nell’agenda governativa.
Riduzione delle imposte sulle persone fisiche per i redditi da pensione
Completando il percorso avviato con la scorsa Legge di Stabilità partendo dai pensionati con pi๠di 74 anni, si prevede l’aumento della detrazione d’imposta (riconosciuta fino a 55.000 euro) per tutti i pensionati al fine di uniformare la loro no tax area a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 euro).
Aumento dei trattamenti pensionistici di importo basso
Si prevede un intervento sulla somma aggiuntiva (la cosiddetta “quattordicesima mensilità “) teso sia ad aumentare gli importi corrisposti, sia ad estendere la platea dei beneficiari di circa 1,2 milioni di pensionati.
Cumulo gratuito dei periodi contributivi
Si conviene sull’obiettivo di consentire la possibilità di cumulare senza oneri tutti i contributi previdenziali non coincidenti maturati in gestioni pensionistiche diverse, ivi inclusi i periodi di riscatto della laurea, ai fini sia delle pensioni di vecchiaia sia di quelle anticipate.
 Lavoratori precoci
Si concorda sull’obiettivo di favorire le carriere lavorative lunghe e iniziate in età molto giovane dai cosiddetti lavoratori precoci. In particolare, si prevede un intervento diretto a eliminare le penalizzazioni sul trattamento pensionistico in caso di accesso al pensionamento anticipato prima di 62 anni d’età e consentire l’accesso alla pensione con 41 anni di contributi per disoccupati senza ammortizzatori sociali, persone in condizioni di salute che determinano una disabilità e lavoratori occupati in alcune attività particolarmente gravose.