Slitterà ancora di qualche settimana l’avvio dell’Ape volontaria, anche se ègià stato firmato il decreto per chi svolge un lavoro usurante.
Ma vediamo nel dettaglio in che cosa consiste tale anticipo della pensione: i lavoratori pubblici e privati con pi๠di 63 anni potranno richiedere due diverse prestazioni, l’Ape sociale e l’Ape volontaria. Entrambi andranno a garantire al lavoratore una sorta di pensione transito fino al raggiungimento della pensione effettiva. Entrambe sono due misure temporanee che si chiuderanno entro il 2018, ma mentre l’Ape volontaria èun vero e proprio prestito sulla futura pensione con tassi e condizioni agevolate e la partecipazione dello Stato, l’Ape sociale èun’indennità finanziata dallo Stato per soggetti che versano in uno stato oggettivo di difficoltà che puಠessere causato da uno stato prolungato di disoccupazione o disabilità . Si aggiunge poi a questo scenario la cosiddetta Rita ((rendita integrativa temporanea anticipata), l’integrativa temporanea anticipata.
RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) – Si concede al lavoratore che ha maturato un montante in un fondo integrativo ma che vi deve attingere prima dell’età di pensionamento per poter usufruire di una rendita temporanea, per il periodo che manca alla maturazione del diritto alla pensione.
APE VOLONTARIA, COME RICHIEDERLA?
Quali sono le differenze fra i tre tipi di pensione?
APE VOLONTARIA: Anticipo finanziario a garanzia pensionistica. Si tratta di un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia che viene erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità . Possono richiederla i lavoratori dipendenti pubblici e privati, i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione Separata. Restano esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali. Per accedere al prestito ènecessario avere almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi, maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi, avere un importo della futura pensione mensile, al netto della rata di ammortamento per il rimborso del prestito stesso richiesto, che dovrà essere pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’Assicurazione generale obbligatoria’ (Ago) e non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità . Per richiedere l’Ape ènecessario presentare all’Inps la domanda di certificazione del diritto e domanda di pensione di vecchiaia, da liquidare al raggiungimento dei requisiti di legge.
APE SOCIALE o Anticipo pensionistico: èdestinato ad aiutare in via sperimentale la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati. Si tratta di un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato viene erogata dall’Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. Va corrisposta, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata.
àˆ necessario avere, al momento della richiesta, almeno 63 anni di età ; almeno 30 anni di anzianità contributiva. Per i lavoratori che svolgono attività difficoltose o rischiose l’anzianità contributiva minima richiesta èdi 36 anni, la possibilità di raggiungere la pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi e il fatto di non essere titolari di alcuna pensione diretta.
RITA o rendita integrativa temporanea anticipata: destinata al lavoratore che ha maturato un montante in un fondo integrativo. àˆ necessario perಠattingere prima dell’età di pensionamento al fondo pensionistico per poter usufruire di una rendita temporanea, per il periodo che manca alla maturazione del diritto alla pensione. àˆ prevista una tassazione inferiore a quella attualmente prevista per gli anticipi e pari a quella prevista sulla pensione complementare erogata a rendita ed èdestinata a lavoratori che abbiano aderito alla previdenza complementare, con almeno 20 anni di contributi e 63 anni di età .
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