Sarà presto possibile richiedere l’Ape, vale a dire l’anticipo pensionistico che consentirà ai lavoratori di poter andare in pensione a partire dai 63 anni di età .
In pratica l’Ape consiste in un prestito che viene erogato mensilmente da una banca, esente da tassazione, che l’interessato potrà scegliere di percepire per un determinato periodo, che precede la maturazione effettiva dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia. Si sa già che il periodo non puಠessere superiore a 3 anni e 7 mesi.
In attesa di ulteriori chiarimenti, quali sono i requisiti necessari per la richiesta?
Possono effettuare la richiesta di Ape volontaria tutti coloro che abbiano superato i 63 anni di età , posseggano almeno 20 anni di contributi (restano esclusi gli iscritti alle casse dei liberi professionisti), non siano già titolari di pensione diretta (tipo la pensione di invalidità ). La pensione attesa inoltre dovrà essere di importo non inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo, al netto della rata di ammortamento dell’Ape.
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Il prestito relativo all’Ape volontaria puಠessere restituito gradualmente nell’arco di 20 anni, con rate di ammortamento mensili che poi a loro volta saranno trattenute sulla pensione.
Per coprire poi il rischio di eventuale morte con impossibilità di restituire la somma percepita a titolo di Ape, il prestito dovrà essere garantito da una polizza assicurativa obbligatoria senza gravare eventualmente sui superstiti. In pratica l’Ape diventa un escamotage – trattamento affinchè il lavoratore possa voglia cessare l’attività lavorativa o si trovi senza occupazione, ma non rappresenta una vera e propria pensione. E onestamente, fin troppo costoso. Chi in ogni caso sia in possesso dei requisiti richiesti, potrà richiedere l’Ape a partire da maggio 2017 presentando l’apposita domanda all’Inps in via telematica.
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