Il Codacons pronto a organizzare un nuovo ricorso collettivo da presentate alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) dopo che la nuova legge di Bilancio per il 2019 bloccato di nuovo la rivalutazione monetaria “delle pensioni superiori a tre volte il minimo Inpsâ€.
Il ricorso collettivo arriva dato che secondo il Codacons “in questo modo, infatti èstato ridotto ancora una volta e per un altro triennio il potere d’acquisto delle pensioni di gran parte dei pensionati italiani: pensioni già fortemente penalizzate dagli interventi normativi di questi ultimi 10 anniâ€.
Quindi l’obiettivo primario dell’associazione consiste nell’ottenere le misure necessarie per da adottare “per porre rimedio al nuovo blocco della rivalutazione monetaria delle pensioni o, in alternativa, un equo risarcimento per il danno subito ai pensionati italianiâ€.
La battaglia in effetti era cominciata quattro anni fa e l’associazione non sembra infatti intenzionata a rinunciare alla richiesta accanto a migliaia di pensionati definita come la “pi๠tartassata†delle categorie “d’Italia nella cornice della Corte di Strasburgoâ€.Â
Il nuovo ricorso collettivo arriva gli elementi che sono subentrati lo scorso luglio: in particolare èarrivata la conferma da parte del legislatore di “procrastinare per un altro triennio il blocco della perequazione automatica delle pensioni; scelta che sembra non rispondere a quei criteri di ‘ragionevolezza e proporzionalità ’ che la Cedu aveva posto come requisito fondamentale di ammissibilità in tema di trattamenti previdenziali o assistenziali adottati dagli Stati membriâ€.
Inevitabile quindi che scatti il nuovo ricorso collettivo. Anche i sindacati d’altra parte si dicono pronti ad affrontare “una trattativa vera su tutto il sistema“ pensionistico come confermato dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da Radio 24.Â
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