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Conti correnti gratuiti per pensionati con meno di 1.500 euro al mese

Ormai tutti sapranno che, a partire dal 1° marzo 2012, le pensioni eccedenti i 1.000 euro non potranno pi๠essere corrisposte ai diretti interessati mediante contanti bensଠsolamente mediante strumenti di pagamento, investimento, risparmio e riscossione alternativi quali assegni, libretti di risparmio, carte di credito e carte di credito prepagate o conti correnti.

LAVORATORI PRECOCI ED ESODATI RIFORMA DELLE PENSIONI

Questa manovra, invisa ai moltissimi pensionati improvvisamente ritrovatisi spaesati, si sarebbe resa necessaria per rispettare uno dei principali provvedimenti della manovra salva-Italia: l’impossibilità , a partire dal 1° gennaio 2012, di effettuare qualsivoglia scambio di denaro contante se di entità  superiore ai 1.000 euro.

DIVIETO PAGAMENTO PENSIONI IN CONTATI DA MARZO 2012

Fortunatamente, nell’ambito del maxiemendamento al decreto liberalizzazioni, in questi giorni presentato dal Senato della Repubblica al Governo Monti che, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe deciso di approvarlo in toto, sarebbe stato definitivamente chiarito il futuro metodo di riscossione delle pensioni eccedenti i 1.000.

PENSIONI INDICIZZATE AL COSTO DELLA VITA

Stando al maxiemendamento in questione, infatti, ogni pensionato il cui assegno pensionistico risulti essere compreso tra i 1.000 ed i 1.500 euro potrà  godere dell’opportunità  di aprire, presso un qualsiasi istituto di credito del Bel Paese, un conto corrente, gratuito, totalmente spesato dallo Stato Italiano.

RIFORMA PENSIONI MANOVRA MONTI

I pensionati, dunque, nel caso in cui decidano di usufruire dell’offerta messa a disposizione dal Governo Monti, non dovranno sottostare nè al canone nè all’imposta di bollo solitamente dovuta sui conti correnti e, dunque, riusciranno a gestire le proprie entrate e le proprie uscite finanziarie in maniera del tutto gratuita.