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Contributi INPS 2010 per artigiani e commercianti

Sulla base del tasso d’inflazione e delle leggi vigenti, l’INPS ha provveduto ad aggiornare per l’anno 2010 i valori della contribuzione dovuta dai soggetti iscritti nella gestione IVS, prevista per coloro che esercitano attività  artigianali e commerciali; quest’ultimo termine va inteso nel senso pi๠ampio, finendo per ricomprendere quasi tutte le figure imprenditoriali.


Il minimale annuo, e cioèil livello minimo di reddito d’impresa su cui calcolare i contributi, èpari a € 14.334,00, eventualmente da rapportare alle mensilità  effettive nell’ipotesi di attività  interrotta o avviata in corso d’anno.
L’aliquota da applicare èpari al 20% per imprenditori e coadiuvanti; se questi ultimi hanno meno di ventidue anni, l’aliquota scende al 17%. Agli iscritti nella sezione commercianti si aggiunge inoltre un’aliquota aggiuntiva dello 0,09%, e a tutti gli iscritti èaggiunto un contributo aggiuntivo di maternità  pari a € 0,62 mensili.
Sul reddito che eventualmente eccede il minimale si applicano le stesse aliquote (17% e 20% per gli artigiani, 17,09% e 20,09% per i commercianti) fino alla soglia di € 42.364,00; oltre tale limite l’aliquota cresce per tutti di un punto percentuale.

Per determinare invece il massimale (il tetto reddituale oltre cui non sono dovuti i contributi), èindispensabile distinguere coloro che erano iscritti al 31 dicembre 1995 da coloro che si sono iscritti in seguito. Per i primi il massimale èpari a € 70.607,00 e, come il minimale, èrapportabile ai mesi effettivi; per i secondi, invece, il massimale èben pi๠elevato (€ 92.147,00) e non èprevisto frazionamento mensile.


Come sempre, i contributi sul minimale devono essere versati in quattro rate trimestrali mentre l’eventuale eccedenza va versata secondo un meccanismo di acconto e saldo simile a quello previsto per l’IRPEF, con scadenzario analogo.