I punti salienti della nuova procedura saranno: ruolo centrale sottratto alle ASL e affidato all’INPS; informatizzazione; tempi rapidi (l’obiettivo èchiudere la pratica in 120 giorni, contro i 345 necessari mediamente oggi).
In pratica, l’aspirante invalido civile che presenta i requisiti invalidità civile dovrà innanzitutto inviare la certificazione del suo stato di salute tramite il medico di famiglia o uno specialista, che si servirà dei servizi telematici dell’INPS. Corollario: tutti i medici interessati devono urgentemente abilitarsi a tali servizi, compilando una pre-domanda sul sito web dell’Istituto e successivamente presentandosi allo sportello per ottenere il necessario codice PIN.
Dopodichè, il cittadino provvederà a sua volta, entro il termine tassativo di trenta giorni, ad inviare un’istanza telematica, in cui indicherà anche il codice attribuito alla certificazione già trasmessa dal medico. Il cittadino puಠanche chiedere il soccorso di un patronato per l’invio telematico.
Successivamente, l’INPS comunicherà telematicamente data, ora e luogo della visita medica presso l’ASL di competenza, con la presenza anche di un dottore dell’INPS e, se occorre, anche del medico di fiducia della persona; nei casi pi๠gravi, si puಠchiedere che la visita avvenga al domicilio del paziente.
Si puಠdomandare di rinviare o persino saltare la visita programmata e fissarne un’altra. Se perಠsi perde anche il secondo appuntamento, l’invalidità èirriconoscibile e bisogna ricominciare da capo.
Se l’esito della visita èpositivo, il paziente potrà ritornare sul sito dell’INPS e fornire i dati mancanti per chiudere la pratica e consentire la liquidazione della pensione a suo favore.
Tutto questo, naturalmente, purchè il reddito non superi determinate soglie aggiornate annualmente.