In particolare, a partire dal 2012 per poter ottenere la pensione anticipata ènecessario aver svolto lavoro usurante per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di attività . A partire dal 2018, invece, ènecessario che il lavoro usurante sia stato svolto per almeno la metà della vita lavorativa del soggetto. Da tale calcolo occorre escludere i periodi coperti da contribuzione figurativa.
Per quanto riguarda le quote, invece, occorre distinguere a seconda del periodo. Nel 2012, in particolare, la pensione anticipata si ottiene a quota 96, ossia 60 anni di età e 36 anni di contributi. Dal 2013 l’età pensionabile sale a 61 anni e scatta l’adeguamento alla speranza di vita, pertanto la pensione si ottiene a quota 97 e tre mesi fino al 2015. Dal 2016 al 2018 la quota passa a 97 e 7 mesi, dal 2019 al 2020 a 87 e 11 mesi e nel 2021 a quota 98 e 2 mesi.
Nessuna variazione èinvece stata apportata riguardo alle diverse tipologie di lavori usuranti, che rimangono quindi quelli individuati dall’articolo 2 del DM Lavoro del 19 maggio 1999.
Per ottenere la pensione anticipata i soggetti in possesso dei requisiti previsti devono compilare e presentare alla sede Inps territorialmente competente apposito modulo di domanda (per maggiori informazioni si veda “modello Inps lavori usuranti“) entro il 1° marzo dell’anno in cui maturano i requisiti. La pensione sarà erogata a partire dal primo giorno lavorativo del mese successivo al dodicesimo mese dopo la maturazione, tuttavia se le risorse non bastano i termini vengono posticipati e viene data priorità in base alla data di presentazione della domanda.