La normativa sulle pensioni, attualmente in vigore nel nostro paese, prevede diversi strumenti per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Entro fine anno sarà possibile una modifica anche dell’opzione donna.Â
Un modo per anticipare la pensione ènel regime sperimentale riservato alle donne dall’articolo 1, comma 9, della legge 243/2004. Questa norma consente alle lavoratrici che raggiungono i 57 anni di età (58 le autonome) e 35 anni di contributi di optare per la liquidazione dell’assegno esclusivamente con il sistema contributivo.
Per il settore privato ci sono delle disposizioni eccezionali. Una norma consente ai lavoratori dipendenti che hanno raggiunto la quota 96 entro il 31.12.2012 (cioè60 anni di età e 36 di contributi oppure 61 anni e 35 di contributi) di conseguire la pensione anticipata in via eccezionale all’età di 64 anni e 3 mesi.
In alternativa c’èsempre il riscatto o il versamento volontario dei contributi. In genere èun’opzione pensata per chi èsenza lavoro, èprossimo alla pensione ed èriuscito a mettere da parte un gruzzoletto per “pagarsi” l’accesso al mondo dei pensionati. I contributi volontari sono infatti utili sia ai fini del diritto che della misura sia della pensione di vecchiaia che della pensione anticipata.
Il riscatto invece puಠessere utilizzato per coprire di contribuzione soprattutto gli anni del corso legale degli studi universitari quali ad esempio il corso di laurea, un dottorato di ricerca o un master. Meno frequente ma ugualmente da valutare, il riscatto puಠessere utilizzato per coprire il periodo di congedo parentale, il servizio civile o il lavoro all’estero. Anche il riscatto èoneroso m al’interessato puಠbeneficiare di particolari agevolazioni fiscali da tenere in considerazione.