Chi èandato in pensione anticipata tra il 2012 e la fine del 2014, dovrebbe subire un taglio dell’assegno dell’1 o anche del 2 per cento. Una misura che si puಠscongiurare soltanto a patto di trovare nuove coperture finanziarie. Poletti ha riferito in commissione alla Camera.Â
Il Governo deve capire e decidere se ci sarà un nuovo intervento retroattivo sui requisiti d’accesso alla pensione anticipata, nuovi requisiti che dovrebbero eliminare le penalizzazioni previste per chi ha maturato il diritto alla pensione prima del 2015.
Ci vuole un intervento normativo che affronti un problema cruciale, quello delle coperture finanziarie della manovra. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, per rispondere ad un’interrogazione in Commissione di Lavoro alla Camera.
Chi èinteressato da questo argomento
La questione della penalizzazione èposta per tutti coloro che sono andati in pensione dal 2012 al 2014, quindi a seguito della riforma Fornero che aveva previsto una riduzione dell’assegno per tutti coloro che andavano in pensione prima dei 62 anni, e prima della legge 190/2014 che ha eliminato la penalizzazione per i trattamenti pensionistici a partire dal gennaio 2014 e per tutti i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata entro il 2017.
>Â Novità sulle pensioni 2015 e 2016
Tutti quelli che sono andati in pensione tra il 2012 e il 2014 hanno dunque un trattamento pensionistico inferiore a chi èandato in pensione anticipata prima del 2012 e dal 2015 in poi. Il ministro ha spiegato che per il momento l’eliminazione della penalizzazione riguarda i nuovi pensionati ma non èdetto che si possa trovare una copertura per estendere retroattivamente l’efficacia della norma o per sospendere le penalizzazione fino al 2017.
Requisiti della pensione anticipata
Possono andare in pensione anticipata prima dei 62 anni gli uomini con 42 anni e 6 mesi di contributi e le donne con 41 anni e 6 mesi di contributi fino al 2015. Poi si dovranno aggiungere altri 4 mesi dal gennaio 2016.