La pensione di reversibilità serve a garantire al coniuge o a chi rimane in vita, un piccolo sostegno economico, utile soprattutto se il deceduto era anche il percettore del reddito principale della famiglia. E se il decesso avviene dopo pochi mesi di contributi? Un nostro lettore ci fa una richiesta molto particolare in merito alla pensione di reversibilità di cui abbiamo parlato a lungo, soprattutto in relazioni ai beneficiari dell’assegno:
Salve vorrei sapere se ho diritto alla pensione, mia moglie à¨Â morta con pochi mesi di contributi, ho due figlie piccole, attualmente non lavoro.
La situazione lavorativa e la composizione del nucleo famigliare, purtroppo, in questi casi èininfluente, mentre conta il legame con il defunto, ovvero l’essere sposati regolarmente e conta anche la quantità di contributi versata dall’estinto.
Il marito ha diritto alla pensione di reversibilità della moglie, almeno dal punto di vista teorico perchè questo assegno èrogato ai familiari del defunto e su loro richiesta.
Visto che i figli sono “piccoli” si presuppone che la donna defunta non fosse perಠpensionata ma lavoratrice, in questo caso non si parla di pensione di reversibilità  ma di pensione indiretta.
La pensione indiretta èrogata in favore dei familiari di un lavoratore non pensionato se il lavoratore aveva maturato, alternativamente:
- almeno 780 contributi settimanali;
- almeno 260 contributi settimanali di cui almeno 156 nei cinque anni precedenti la morte.
L’entità della pensione dipende dai redditi della famiglia e dalla composizione del nucleo. Per un corretto calcolo dell’importo e per la domanda si consiglia di rivolgersi all’INPS.