Come si calcola l’importo della pensione di reversibilità ? L’INPS ha deciso di rispondere a questa domanda facendo chiarezza in un sistema ancora complicato da decifrare. La prima precisazione riguarda i redditi e la riduzione non applicata agli assegni.Â
La buona notizia èche il metodo di calcolo delle pensioni di reversibilità non ha subito modifiche. Il sistema funziona cosଠdal 1995, anno in cui èstata approvata la legge n. 225 dell’8 agosto. In pratica l’importo della pensione di reversibilità tiene conto soltanto dei redditi assoggettabili all’IRPEF.
L’INPS ha chiarito tutto facendo riferimento ad alcuni documenti ufficiali e in primo luogo ai cambiamenti introdotti nel 2015 dalla circolare n. 195 che ha spiegato quali erano e quali sono i redditi da dichiarare per il calcolo della pensione di reversibilità .
L’Istituto nella circolare 195/2015 ha commesso un refuso nell’allegato 1. In questo documento infatti si spiegano le tipologie reddituali che influiscono sulle rilevanze e si parla dell’incumulabilità della pensione ai superstiti con i redditi. Per questo refuso èstata necessaria una nota stampa dell’INPS che dice:
“Diversamente da quanto scritto nel testo, non sono considerati ai fini del calcolo sia gli interessi bancari, postali, dei Bot, dei Cct e dei titoli di Stato, proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o a imposta sostitutiva dell’IRPEF, sia gli arretrati di lavoro dipendente prestato in Italia e all’esteroâ€.
Dopo la precisazione anche il chiarimento per fugare ogni dubbio: le procedure informatiche sono state adeguate alla normativa vigente per cui non c’èstata alcuna riduzione sulle pensioni ai superstiti. Nella rilevanza 11 della circolare 195/2015 si spiega che al calcolo della pensione di reversibilità contribuiscono soltanto i redditi assoggettabili ad IRPEF.