A partire dal primo gennaio 2016 per andare in pensione sarà necessario aspettare 4 mesi in pi๠di oggi e la cosa sarà valida fino al dicembre 2018. Poi i requisiti per andare in pensione cambieranno nuovamente e saranno aggiunti altri 4 mesi di attesa. Tutto èscritto in una recente circolare INPS. La circolare INPS n. 63 del 20 marzo 2015 spiega che a partire dal primo gennaio dell’anno prossimo per andare in pensione sarà necessario avere 4 mesi in pi๠di contributi rispetto ad oggi. Si tratta di un adeguamento dei cosiddetti requisiti previdenziali all’aspettativa di vita ed èuna soluzione che periodicamente si usa per garantire la sostenibilità finanziaria al sistema previdenziale.
L’equivalenza che ne deriva èmolto semplice: pi๠si allunga la durata media della vita, pi๠anni si attendono per andare in pensione. Il prossimo adeguamento sarà nel 2019. Cosa succede quindi alla pensione di vecchiaia?
Come cambia la pensione di vecchiaia a partire dal gennaio 2016
Per ottenere la pensione di vecchiaia dopo aver versato almeno 20 anni di contributi, le lavoratrici iscritte all’INPS, impiegate nel pubblico o nel privato, potranno fare la richiesta al compimento di 65 anni e 7 mesi. Se le lavoratrici sono iscritte alle gestioni speciali per autonomi o alla gestione separata, l’età di riferimento per la pensione di vecchiaia sono 66 anni e 1 mese.
Per gli uomini, invece, il diritto alla pensione matura a 66 anni e 7 mesi sia in caso di lavoro dipendente, sia in caso di lavoro autonomo. Oggi si aspettano invece i 66 anni e 3 mesi (ecco dove si capisce il maggior lasso di tempo da attenere.
Per effettuare la richiesta di pensione èpossibile utilizzare i servizi telematici INPS, chiare il call center al numero 803 164 oppure rivolgersi ad un Patronato o intermediario autorizzato.