Dopo due anni tornano finalmente gli aumenti sulle pensioni che scatteranno a partire dal 1° gennaio 2018 in vista della rivalutazione effettuata sulla base della variazione dell’inflazione registrata dall’Istat nel 2017: cresceranno tutti gli assegni previdenziali, come assegno sociale, pensione di invalidità civile e pensioni di vecchiaia o anzianità .
L’adeguamento delle pensioni potrà arrivare a un massimo di 260 euro di aumento, ma non per tutti, visto che la rivalutazione èffettuata in base a specifiche percentuali applicate all’importo della pensione: l’adeguamento delle pensioni previsto al costo della vita Istat sarà pari all’1,1% per il 2018.
Ecco nel dettaglio quanto stabilito.
Aumenti dell’1,1% dovuti alla variazione dell’inflazione Istat registrata nel 2017 saranno pari al:
•100% per le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps (fino a 1.502,64 euro);
•95% per le pensioni tra tre e quattro volte il trattamento minimo Inps (fino a 2.003,52 euro) con rivalutazione pari all’1,045%;
•75% per le pensioni tra quattro e cinque volte il trattamento minimo Inps (fino a 2.504,40) con rivalutazione pari allo 0,825%;
•50% per le pensioni tra cinque e sei volte il trattamento minimo Inps (fino a 3.005,28 euro) con rivalutazione pari allo 0,55%;
•45% per le pensioni sopra sei volte il trattamento minimo Inps (oltre 3.005,28) con rivalutazione pari allo 0,49%.
RIMBORSO POLETTI, PER LA CONSULTA àˆ LEGITTIMO
Gli importi saranno erogati per 13 mensilità base alle percentuali indicati nelle fasce, ma saliranno anche le pensioni minime, passando da 501,89 euro a 507,41 euro al mese, cosଠcome l’assegno sociale che passerà a 453 euro al mese e la pensione sociale che passerà a 373 euro al mese consentendo aumenti proporzionalmente pi๠alti per i pensionati con i redditi bassi.
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