I pensionati, esclusi quelli che hanno un assegno che supera i 3000 euro, saranno rimborsati dopo la decurtazione illegittima della legge Fornero, a partire da agosto. 500 euro una tantum che non soddisfa del tutto i sindacati ma rappresenta già una soluzione positiva al problema.Â
La legge Fornero aveva bloccato l’indicizzazione dell’assegno pensionistico all’inflazione. Un adeguamento stabilito dalla legge, la cui sospensione èstata ritenuta illegittima dalla Consulta. Il governo Renzi, quindi, come eredità dai governi precedenti, si trova una bella gatta da pelare.
Per risolvere la situazione e rimborsare tutti e subito, al Governo sarebbero necessari pi๠di 18 miliardi di euro ma attualmente queste risorse non sono tutte disponibili ed utilizzandole per le pensioni, verrebbero a mancare soldi per la scuola, per la sanità e per la viabilità . Insomma, si prospetterebbe un bel disastro.
Renzi, ospite del programma l’Arena su RaiUno, ha fatto sapere di aver pensato e concordato una prima soluzione: un assegno di 500 euro una tantum che tiene fuori per il momento i pensionati con un assegno superiore a 3000 euro. Ricordiamo infatti che la sospensione dell’adeguamento pensionistico aveva interessato soltanto le pensioni pi๠elevate e non i cittadini che percepiscono un assegno minimo.
I sindacati hanno approvato in prima battuta la decisione del governo ma ritengono che non se la possano cavare con un esborso una tantum legato al risparmio di 2 miliardi di euro che si era pensato d’investire nel sistema pensionistico e nelle pensioni pi๠basse. Non èarrivato con troppo ritardo l’internvento di Carla Cantone, segretaria dei pensionati della Cgil:
“Bene che si cominci ad affrontare il problema dalle pensioni medio-basse ma Renzi non se la puಠcavare solo con un bonus una tantum. Sicuramente èmeglio di niente ma la questione aperta non puಠfinire nè qui nè cosà¬. Farebbe bene a confrontarsi con noi per non fare errori”.