Contro questa situazione, il ministero del Welfare ha appontato due strategie complementari: da un lato si intensificheranno i controlli (centomila sono quelli programmati per il 2010, su una platea complessiva di due milioni e mezzo di cittadini) e dall’altro si istituirà , a partire dal primo gennaio, una nuova procedura per il riconoscimento dell’invalidità (su cui torneremo nel prossimo articolo).
Ma quali sono i requisiti per essere riconosciuti invalidi? Occorre aver subito una menomazione o una malattia tale da aver ridotto la propria capacità lavorativa di almeno il 33,33% per avere accesso alle prestazioni sanitarie, del 46% per essere iscritto nelle liste del collocamento obbligatorio e del 74% per avere accesso alla pensione di invalidità , che ènormalmente cumulabile con altri redditi. I calcoli avvengono sulla base di tabelle tecniche predeterminate e dalle risultanze delle visite mediche. Regole particolari sono poi previste per ciechi e sordomuti.
Se perಠla percentuale èdel 100%, allora non si parla pi๠di invalidità bensଠdi inabilità , che dà diritto a benefici pi๠elevati ma anche del tutto incumulabili con i redditi da lavoro (giacchè, per definizione, l’inabile èincapace di svolgere qualsiasi mansione).
àˆ necessario che l’evento che ha determinato l’invalidità non sia un incidente sul lavoro, perchè in quest’ipotesi esiste una normativa differente e la gestione del caso passa all’INAIL.
Ancora, possono essere riconosciuti invalidi i minorenni privi delle normali facoltà psicomotorie della propria età e gli ultrasessantacinquenni non autosufficienti.