I giovani devono ottenere un contributo di solidarietà . Lo ha detto il presidente dell’INPS Tito Boeri che spiega anche da dove andrebbero tirati fuori i soldi. La risposta à¨: dalle pensioni pi๠alte.Â
Il presidente dell’INPS ha fatto un breve riepilogo della situazione pensionistica spiegando che da prima del 1980 ad oggi sono state liquidate quasi 475 mila pensioni. I dati sono stati estrapolati dalle tabelle relative agli assegni di vecchiaia, anzianità , superstiti e settore privata.
àˆ stato reso noto che l’età media delle pensioni di vecchiaia era di 54,9 anni, mentre per i superstiti di 41,3 anni. I dati forniti non hanno tenuto in considerazione i baby pensionati, ovvero coloro che sono usciti dal settore lavorativo prima del 1992 e con almeno 14 anni di contributi a carico. Ma non sono questi dati ad aver fatto la differenza nel discorso di Boeri. Il punto cruciale della spiegazione offerta ai microfoni di SkyTG24 èstata la seguente:
Poichè sono state fatte concessioni eccessive in passato e queste concessioni pesano oggi sulle spalle dei contribuenti, credo sarebbe opportuno andare per importi elevati e chiedere un contributo di solidarietà dalle pensioni pi๠alte, per i giovani e anche rendere pi๠facile a livello europeo questa uscita flessibile.
In pià¹, aggiunge Boeri, bisogna fare alla svelta
àˆ importante che si intervenga – ha detto -, non èqualcosa che si puಠrimandare a lungo. Soprattutto gli aspetti pi๠importanti sul mercato del lavoro sono qualcosa su cui bisogna intervenire adesso, perchè il blocco morde e in qualche modo ostruisce l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro adesso, non fra tre anni. Penso che sia opportuno intervenire in tempi ragionevolmente stretti.