Licenziamento legittimo per e-mail offensive

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 14995 del 7 settembre 2012 ha stabilito che èlegittimo il licenziamento intimato ad un dipendente che inoltra e-mail offensive ai dirigenti dell’azienda presso cui lavora.

Pi๠nel dettaglio, nella sentenza in esame i giudici della Suprema Corte hanno rigettato il ricorso presentato da un lavoratore che, a seguito di un demansionamento e della sensazione di essere stato emarginato nel contesto in cui svolgeva la sua prestazione lavorativa, aveva inviato ai dirigenti dell’azienda una e-mail considerata offensiva.

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Offese al datore di lavoro da parte del sindacalista

Il licenziamento èda considerarsi un provvedimento eccessivo qualora venga intimato nei confronti di un dipendente che veste i panni di sindacalista e che offende il datore di lavoro.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n° 15165 dell’11 settembre 2012, che ha rigettato il ricorso presentato da una società  che chiedeva la conferma di un licenziamento intimato ad un dipendente che, nella sua veste di sindacalista, si era rivolto al datore di lavoro definendolo “sbruffone”.

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Licenziamento per falso certificato medico

La falsificazione di un certificato medico da parte di un dipendente per giustificare uno o pi๠giorni di astensione dallo svolgimento della prestazione lavorativa costituisce causa di licenziamento legittimo.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n° 14998 del 7 settembre 2012, con la quale èstato dichiarato legittimo un licenziamento intimato da un’azienda nei confronti di un suo dipendente, colpevole di aver falsificato il certificato medico rilasciato da un dottore allo scopo di allungare il periodo di malattia.

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Licenziamento illegittimo per rifiuto part-time

Il rifiuto del lavoratore alla proposta del datore di lavoro di svolgere la prestazione lavorativa secondo nuovi orari non puಠessere considerato un motivo sufficiente a giustificare il licenziamento.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 14833 del 4 settembre 2012, con la quale èstata dichiarata l’illegittimità  di un licenziamento intimato ad un lavoratore che aveva rifiutato la proposta di modificare l’orario di lavoro dal full-time a part-time.

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Radiazione dall’albo per l’avvocato che non emette fattura

La Corte di Cassazione con la sentenza n° 13791 del 1° agosto 2012 ha affermato che l’avvocato colpevole di aver violato il dovere di lealtà  fiscale percependo dei compensi senza emettere fattura, anche nel caso in cui ciಠsia stato richiesto dal cliente, èsanzionato con la radiazione dall’albo professionale.

La sanzione della radiazione èstata poi successivamente attenuata dalla cancellazione dal Consiglio nazionale forense (Cnf), in considerazione della mancanza di precedenti disciplinari a carico dell’avvocato.

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Stipendio inferiore alla busta paga configura reato di estorsione

La Corte di Cassazione con la sentenza n° 31535 del 3 agosto 2012 ha stabilito la configurabilità  del reato di estorsione a carico del datore di lavoro che approfittandosi dell’attuale situazione del mercato del lavoro, caratterizzata da una prevalenza dell’offerta sulla domanda, obbliga i suoi dipendenti, sotto “minaccia” di licenziamento, ad accettare trattamenti retributivi non adeguati alle prestazioni effettuate, contrarie alle disposizioni di legge o dei contratti collettivi nazionali.

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Licenziamento illegittimo provato con documenti aziendali riservati

La sentenza n. 12119 del 16 luglio 2012 della Corte di Cassazione ha introdotto un importante principio in tema di documenti aziendali riservati. La Suprema Corte ha anzitutto ribadito che la raccolta di documenti aziendali riservati sotto forma di fotocopia o di copia su supporto informatico senza l’autorizzazione dell’azienda èda considerarsi come comportamento illegittimo.

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Pagamento ferie non godute per malattia

Al fine di garantire l’effettiva fruizione dei giorni di ferie da parte del lavoratore, la legge stabilisce il divieto di monetizzazione delle ferie non godute e la perdita del diritto a fruirne da parte del lavoratore qualora siano trascorsi pi๠di 18 mesi dalla data della loro maturazione.

Tuttavia, nel caso in cui le ferie non siano state godute entro tale termine a causa della malattia del lavoratore, questi ha diritto a ricevere un’indennità  sostitutiva.

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Sanzioni disciplinari al lavoratore anche senza affissione del codice

La possibilità  concessa al datore di lavoro di irrogare una sanzione disciplinare nei confronti di un suo dipendente èsubordinata alla predisposizione di un codice disciplinare e alla sua pubblicazione presso il luogo di lavoro in modo tale che sia ben visibile ai lavoratori.

La predisposizione e la pubblicazione del codice disciplinare non èperಠcondizione necessaria per l’irrogazione di una sanzione nei confronti del dipendente qualora questa sia collegata ad una violazione di norme di legge o di doveri fondamentali del lavoratore.

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Videosorveglianza dei lavoratori valida in caso di espresso consenso

L’art. 4 della L. 300/70 stabilisce che gli impianti di controllo nei luoghi di lavoro possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna.

Nonostante l’esistenza di questa esplicita disposizione di legge, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 22611 dell’11 giugno 2012 ha accolto il ricorso presentato da una datrice di lavoro che ha agito nel mancato rispetto della norma.

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Estinzione della società  e responsabilità  dei soci

L’articolo 4 del Dlgs 6/2003 prevede che in caso di cancellazione dal Registro delle imprese la società  si estingue automaticamente, anche qualora vi siano dei crediti rimasti insoddisfatti oppure nel caso in cui siano in essere dei rapporti giuridici non ancora definiti.

Ne deriva quindi che una società  estinta, non risultando pi๠esistente sul piano giuridico, risulta priva della capacità  di stare in giudizio. I creditori, dunque, non possono agire nei confronti della società  ma possono solo rivalersi nei confronti dei soci fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione, nonchè nei confronti dei liquidatori qualora il mancato pagamento delle somme a loro spettanti sia riconducibile ad una loro colpa.

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Certificato medico per telefono non valido

Quella di rilasciare certificati medici per telefono, quindi senza alcuna visita ma solo sulla base dei sintomi descritti dal paziente, èuna pratica piuttosto diffusa in Italia, ma che probabilmente d’ora in avanti non verrà  pi๠utilizzata, o comunque di certo si ridurrà  di molto il numero dei casi in cui il certificato medico sarà  rilasciato in tal modo, se non altro in considerazione del rischio a cui èsoggetto sia il medico che il paziente.

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Impugnazione contratto a termine

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 5240 del 2 aprile 2012 ha stabilito che l’apposizione illegittima di un termine ad un contratto di lavoro puಠessere impugnata dal lavoratore in qualunque momento.

Nel caso in esame, in particolare, la Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato da un lavoratore assunto con contratto a tempo determinato e che lamentava la nullità  della clausola mediante la quale era stato apposto un termine alla durata del contratto di lavoro e, di conseguenza, chiedeva la conversione del contratto a tempo indeterminato.

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Licenziamento legittimo se si timbra il badge del collega

Timbrare il badge del collega in ritardo, purtroppo, èuna pratica piuttosto diffusa tra i lavoratori dipendenti italiani, ma che rischia perಠdi costare loro il posto di lavoro.

Pertanto, prima di rispondere di si ad una richiesta del genere da parte del vostro vicino di scrivania oppure prima di chiedere ad un vostro collega questo tipo di favore, èbene tenere presente che tale comportamento puಠlegittimare un licenziamento disciplinare.

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